La proposta delle opposizioni sul Salario minimo a 9 euro non piace al Governo perchè fissa un minimo uguale per tutti, al di sopra del quale possono intervenire i contratti collettivi nazionali di lavoro.
Al contrario dei partiti di opposizione, che finora si sono mostrati coesi, le forze di maggioranza non hanno ancora una proposta univoca sul tema del salario povero. La premier Giorgia Meloni ha rispedito la palla al CNEL prendendosi 60 giorni di tempo. Ma gli indizi fanno pensare che la soluzione verso cui propenderà il Governo è di dare copertura ‘costituzionale’ solo a chi attualmente non ha un CCNL di riferimento, estromettendo i contratti cd. Pirata.
Per il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte questo è un modo per dividere la platea dei lavoratori che hanno salari sotto i 9 euro e non dare risposte.
Lo conferma in un’intervista al quotidiano Repubblica in edicola oggi:
“Noi non siamo disponibili a spaccare i lavoratori, pretendiamo dignità del lavoro per tutti e 4 i milioni di lavoratori sottopagati. L’obiettivo del centrodestra è quello invece di varare una misura per una parte della platea. Lo hanno già fatto su Reddito di Cittadinanza e Autonomia differenziata, vogliono dividere il Paese e creare una guerra tra poveri. Il loro modus operandi è il lobbismo di Stato, non c’è una visione di Paese, non concepiscono misure che si rivolgono a tutti”.