Ne è convinto il Segretario Generale Cisl Luigi Sbarra, che esprime la posizione del secondo sindacato italiano in una lunga lettera indirizzata al quotidiano La Stampa.
Sbarra va oltre il salario minimo da 9 euro, non condividendo la Cisl la proposta delle opposizioni. E rilancia sull’estensione dei “ccnl prevalenti, settore per settore, a tutti i lavoratori che restano privi di un contratto di riferimento o che sono nella morsa dei accordi pirata”
“Sì all’inclusione di quasi un milione e mezzo di colf e badanti – scrive il leader Cisl – , che restano fuori dall’attuale proposta dei partiti di minoranza, con nuovi meccanismi di credito fiscale per compensare i costi delle famiglie”.
“La vera ragione della povertà retributiva in alcuni contratti è che gli stessi non si rinnovano alla scadenza per la indisponibilità delle aziende. La politica ci può aiutare nel sanzionare controparti che negano il diritto alla contrattazione per milioni di lavoratori? Possiamo tagliare fuori da sostegni economici, appalti, accreditamenti con il sistema pubblico? Questa è la domanda che poniamo alle forze politiche e all’interno dell’arco parlamentare”
“Possiamo raccontare esperienze concrete di mancati rinnovi da 6, 8, 12 anni nella totale indifferenza di alcune associazioni datoriali“, conclude Sbarra.