Pagamenti INPS 22 agosto, cosa c’è oggi nell’agenda dell’Istituto Previdenziale? In arrivo il terzo accredito dell’Assegno Unico per i figli a carico e il contributo per famiglie con figli disabili. In via eccezionale, in giornata è previsto anche l’accredito della NASpI. Novità anche riguardo il rimborso del 730 e il TFR per i precari della scuola.
Oggi 22 agosto è il terzo giorno utile al pagamento su IBAN dell’Assegno Unico di agosto: le date le ha stabilite INPS assieme a Banca d’Italia nel comunicato stampa del 10 luglio. Pertanto, chi non ha ricevuto l’importo tra venerdì 18 e ieri 21 agosto e legge la data odierna sul Fascicolo Previdenziale, tra la mattina e il pomeriggio di oggi riceverà l’accredito per i figli a carico.
Oggi arriva anche il pagamento del Bonus figli disabili da 150 euro per chi ha a carico figli con disabilità almeno del 60%, fa parte di nuclei familiari monoparentali o monoreddito e ha un ISEE entro i 3 mila euro. La condizione per riceverlo oggi, oltre a rispettare i requisiti appena elencati, è avere la data del 22 agosto come data valuta sul Fascicolo Previdenziale. Le date non sono le stesse per tutti, variano di mese in mese e di percettore in percettore. Anche gli importi possono variare: il contributo va da 150 a 500 euro a seconda del numero di figli disabili a carico.
Nell’agenda INPS di oggi c’è la NASpI. L’indennità di disoccupazione viene solitamente saldata intorno al 10 del mese, ma se una persona ne fa richiesta prima del giorno 15 INPS liquida la prima parte alla fine del mese stesso e la seconda parte il mese successivo. Pertanto, l’accredito di oggi interessa nella maggior parte dei casi coloro che hanno fatto domanda di NASpI all’inizio di agosto. Costoro riceveranno il pagamento relativo alla prima metà del mese di agosto: per la seconda metà occorrerà aspettare settembre.
Per i percettori NASpI, ma anche DIS-COLL e disoccupazione agricola, c’è anche un altro accredito in programma per oggi: si tratta del rimborso del 730. Interessati dal pagamento saranno coloro che hanno indicato INPS come sostituto d’imposta e che hanno un conguaglio IRPEF a credito nei confronti dell’Erario.
Infine, un pagamento in arrivo anche per i precari della scuola il cui contratto è scaduto il 30 giugno 2022: parliamo del TFR, il trattamento di fine rapporto. I precari della scuola possono incassare il TFR anche 15 mesi dopo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e infatti le prime disposizioni di pagamento sono fissate proprio per oggi.