Non esistono contratti collettivi che stabiliscono una paga oraria da 3 euro l’ora.
A spegnere la discussione sul salario minimo è la ministra del Lavoro Marina Calderone che parlando al Meeting di Rimini ribadisce la linea del Governo:
“Si deve parlare di salario adeguato e giusto. Si deve fare davvero una lotta al lavoro povero, che deve essere inteso anche come lotta al sommerso e al caporalato“.
“Quando sento dire che le persone lavorano per pochi euro l’ora, attenzione: non ci sono contratti collettivi che prevedono una paga oraria di 3 euro – ha sottolineato la Ministra nel tentativo di spegnere le polemiche con l’opposizione – ci sono certamente situazioni in cui qualcuno non applica il contratto e non assicura le persone. Ma per quello abbiamo gli ispettori del lavoro da mettere in campo”.
Per la Ministra Calderone “non è solo un importo orario a fare la differenza, ma la fa un sistema aziendale in cui si lavora e si hanno una serie di servizi. La scelta di sostenere la buona contrattazione, e soprattutto la contrattazione di prossimità e il welfare aziendale, risponde alle esigenze di dare risposte concrete ai bisogni reali. Aver un sostegno anche alla genitorialità, con un asilo nido aziendale o di distretto, sarà un tema collegato con altri interventi che faremo sul welfare e che si troverà in un futuro prossimo”.