Bonus 150 euro anti-inflazione, potrebbe esserci un ritorno. La misura è sul tavolo e l’intenzione è quella di coprire, almeno in parte, l’aumento dei carburanti. Si tratterebbe infatti di un nuovo bonus benzina, arrivata ormai stabilmente a ridosso dei 2 euro. Un contributo tuttavia non rivolto indistintamente a tutti gli automobilisti.
A darne notizia è Il Mattino di lunedì 28 agosto. Secondo il quotidiano, il bonus benzina da 150 euro sarebbe rivolto solo a chi ha un reddito basso e tale misura sarebbe da preferire a un taglio delle accise.
In primis, perché il taglio delle accise garantirebbe uno sconto sui carburanti anche a chi deve fare il pieno della Porsche per andare in vacanza, e non solo a chi deve rifornire la propria utilitaria per andare a lavoro: cosa che il Governo intende assolutamente evitare. In secondo luogo perché tagliare le accise avrebbe un costo proibitivo: uno sconto di 25 centesimi come quello operato fino alla fine dell’anno scorso dal Governo Draghi costa allo Stato circa 1 miliardo di euro al mese (mentre replicare il bonus 150 euro costa 2 miliardi di euro una tantum).
L’idea, conclude Il Mattino, è quella di inserire il bonus in busta paga pagato dal datore di lavoro, al quale poi INPS rimborserebbe la somma, proprio come già fatto con il bonus anti-inflazione da 150 euro e, ancora prima, con quello da 200 euro. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, invece, avrebbe preferito l’erogazione di una nuova social card, che però prevede tempi più lunghi.