Assegno Unico, a settembre una parte dei beneficiari della prestazione potrebbe avere delle sorprese amare o delle conferme altrettando amare. INPS, infatti, sta proseguendo con la sua operazione di recupero di eventuali somme erogate erroneamente in passato.
Di quanto potrebbe diminuire l’Assegno Unico nei prossimi mesi? Di quanto taglia INPS? Indicazioni specifiche arrivano dallo stesso Istituto Previdenziale.
Assegno Unico, quando INPS taglia il 20%?
Da marzo 2022 (cioè da quando l’Assegno Unico è in vigore) a ora INPS potrebbe non aver riconosciuto delle somme spettanti così come potrebbe aver erroneamente erogato delle somme in più. Nel primo caso si tratta di conguagli a credito e perciò di somme che il beneficiario deve avere da INPS. Nel secondo caso, al contrario, di conguagli a debito e quindi di somme che l’Istituto Previdenziale deve riavere dal percettore.
Per riavere quanto gli spetta, INPS effettua delle trattenute sull’Assegno Unico finché non avrà recuperato l’intera somma. Maggiori dettagli sono contenuti nel messaggio INPS n. 1947 del 26 maggio, il quale specifica:
“La trattenuta teorica massima viene effettuata nei limiti del quinto dell’importo della mensilità individuata e non è operata se l’importo totale da recuperare è inferiore o pari a 12 euro.”
In pratica, anche a settembre INPS potrà effettuare dei tagli fino al 20% dell’importo dell’Assegno Unico se la famiglia beneficiaria della prestazione ha dei conguagli a debito nei confronti dell’Istituto. Chiude un occhio, invece, se i crediti non superano i 12 euro.