Busta paga agosto 2023, aumento minimi e scadenza 200€: per chi?

Soldi busta paga

Busta paga agosto 2023, chi riceve gli aumenti di stipendio? Quali lavoratori potranno beneficiari degli incrementi dei minimi retributivi del CCNL? Da una verifica fatta da TuttoLavoro24.it non è di certo amplia la platea di chi potrà aspettarsi un aumento della paga ma comunque vanno registrate alcune importanti novità da mettere in agenda.

Busta paga agosto 2023, aumento Ferrovieri

L’unico settore in cui i lavoratori riceveranno un incremento di stipendio è quello delle Attività Ferroviarie. Le nuove tabelle retributive da agosto, sulla base dell’accordo di rinnovo del CCNL 22 marzo 2022 sono le seguenti:

liv.nuovi minimi
Q QuadriQ12.517,62
Q22.212,01
A – DirettiviA2.139,25
B – Tecnici SpecializzatiB12.037,38
B21.950,06
B31.920,96
C – TecniciC11.877,30
C21.848,19
D – Operatori SpecializzatiD11.819,08
D21.760,88
D31.731,77
E OperatoriE11.702,66
E21.629,91
E31.600,79
F GenericiF11.484,37
F21.455,27

Busta paga Metalmeccanici agosto 2023: 200€ di welfare

In busta paga non vanno solo gli elementi economici che costituiscono la retribuzione, ma anche importi erogabili a titolo di welfare. E’ quanto prevede l’accordo di rinnovo del CCNL 7 giugno 2021 per la piccola media industria metalmeccanica firmato da Confimi e i sindacati Fim-Cisl e Uilm-Uil. Un CCNL diverso da quello Federmeccanica, o Confapi, o Confartigianato Metalmeccanici.

Secondo il CCNL le aziende mettono a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare pari a 200 euro con decorrenza dal 1° settembre di ciascuno anno, e questi devono essere utilizzati entro il 31 agosto di ogni anno successivo.

Il suddetto valore è onnicomprensivo ed espressamente escluso dalla base di calcolo del trattamento di fine rapporto. Hanno diritto ai 200 euro i lavoratori che hanno superato il periodo di prova, in forza al 1 ° gennaio di ciascun anno o successivamente assunti entro il 31 dicembre di ciascun anno, con almeno 6 mesi di anzianità in azienda.

Sono esclusi i lavoratori in aspettativa non retribuita né indennizzata nel periodo 1° gennaio-31 dicembre di ciascun anno.

Il bonus welfare 200 euro non è riproporzionabile per i lavoratori part-time e è comprensivo esclusivamente di eventuali costi fiscali o contributivi a carico dell’azienda.

Quanto sopra previsto si aggiunge alle eventuali offerte di beni e servizi presenti in azienda sia unilateralmente riconosciute per regolamento, lettera di assunzione o altre modalità di formalizzazione, che derivanti da accordi collettivi.