Supporto per la Formazione e il Lavoro, a pochi giorni dall’avvio della nuova piattaforma SIISL in cui i richiedenti la prestazione approdano per cercare un impiego emergono già i primi problemi.
Il nuovo strumento da 350 euro mensili andrà solo ai percettori tra i 18 e i 59 anni non disabili che nel 2023 hanno già fruito di 7 mensilità del Reddito di Cittadinanza, così come stabilito dalla Legge di Bilancio prima e dal Decreto Lavoro poi.
Oltre a una serie di paletti economici (tra cui un ISEE sotto i 6 mila euro), per accedere alla misura bisognerà dimostrare di essere attivi nella ricerca di un impiego. Per farlo, è stata varata la piattaforma SIISL, il cui scopo è quello di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Attiva dal 1° settembre, ha già evidenziato alcune debolezze.
Supporto Formazione e Lavoro, cosa non va nella piattaforma?
A sentire Il Fatto Quotidiano di sabato 2 settembre, la piattaforma SIISL voluta dalla Ministra del Lavoro Calderone per aiutare gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza a trovare un lavoro necessiterebbe di alcuni aggiustamenti: è poco intuitiva, soprattutto per chi come chi ha perso RdC non ha molta dimestichezza col pc, e in più non esiste un call center a cui rivolgersi in caso di malfunzionamenti.
Ma non sarebbe questo il problema principale: la questione più ostica riguarderebbe la scarsa quantità dei corsi e dei posti di lavoro proposti dalla piattaforma per chi intende accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Le famiglie che a luglio hanno perso RdC sono state circa 160 mila, da qui a dicembre se ne contano altre 240 mila, molte di più le persone da occupare: tutti i percettori tra i 18 e i 59 anni non affetti da disabilità e non in condizione di disagio psicofisico.
Ma le offerte di lavoro presenti sulla piattaforma per adesso si fermano a 60 mila, un numero insufficiente rispetto al fabbisogno. Non solo: buona parte di queste riguarderebbe posizioni a termine, come ha fatto notare il manifesto di qualche giorno fa.
Ad oggi ne rimangono poco più di 50 mila, visto che al 2 settembre erano già arrivate 8.144 domande, di cui quasi 6 mila già acquisite e completate.