Nelle scuole mancano insegnanti a tempo indeterminato. In proporzione, le immissioni in ruolo sono state più alte dell’anno scorso (la copertura è del 79,9%), eppure la professione del docente rimane ancora poco attraente.
Problema che va a braccetto con un’altra questione: quella dell’alto costo della vita in alcune città della penisola (prevalentemente del nord). Le stesse, e non è una coincidenza, in cui c’è carenza di docenti.
Il Ministro dell’Istruzione Valditara starebbe valutando una soluzione per risolvere in un colpo solo (o almeno provare a migliorare) entrambe le questioni, con l’obiettivo di rendere più appetitosa la professione anche in quelle province dove lo stipendio da insegnante non consente una vita troppo agiata.
Scuola, la proposta di Valditara contro il caro-vita
Gli insegnanti mancano soprattutto nelle scuole del Nord Italia: come riporta Italia Oggi di martedì 5 settembre, la Lombardia non riesce a coprire 3.500 immissioni in ruolo su oltre 8 mila possibili, l’Emilia Romagna ha un gap di 1.228 su 4.248, il Veneto non copre 683 immissioni su 4.107 e la Toscana 992 su 3.162.
Più o meno le stesse regioni sono quelle in cui il costo della vita è più alto e, di conseguenza, dove lo stipendio di un docente non è competitivo.
Per incentivare e rendere più attraente la professione, parlando al 49° forum di Cernobbio il Ministro dell’Istruzione Valditara ha fatto sapere di essere a lavoro con le regioni per mettere a disposizione dei docenti che accettano il trasferimento in zone dove la vita è più cara (e il costo degli affitti più alto) degli immobili di edilizia pubblica.
In questo modo, si spera anche di far fronte al problema della fuga dai concorsi pubblici e delle rinunce degli eventuali vincitori.