HomeEvidenzaContributi Agricoli, versamenti entro il 18 settembre

Contributi Agricoli, versamenti entro il 18 settembre

Contributi lavoratori agricoli, il giorno entro il quale vanno versati a INPS si avvicina. I datori di lavoro che alle loro dipendenze hanno avuto operai agricoli a tempo determinato (OTD) e indeterminato (OTI) hanno una data ben precisa da cerchiare sul calendario.

Anzi, a dire il vero ne hanno 4 visto che i contributi previdenziali e assistenziali per gli operai agricoli vanno versati trimestralmente. Una scadenza però è particolarmente vicina.

Contributi agricoli 2023, entro quando vanno versati?

Generalmente, i datori di lavoro versano i contributi per i loro dipendenti mensilmente. Nel caso dei datori di lavoro agricoli di OTD e OTI non è così: per loro, il versamento va effettuato ogni tre mesi, sempre utilizzando il modello F24.

La prima scadenza da segnare sul calendario è prossima: lunedì 18 settembre, infatti, scade il termine per il versamento della contribuzione del primo trimestre, ossia relativa ai mesi di gennaio, febbraio e marzo. Le scadenze successive sono:

  • 18 dicembre 2023, per versare la contribuzione del periodo aprile, maggio e giugno;
  • 18 marzo 2024, entro cui va versata la contribuzione del periodo luglio, agosto e settembre;
  • 18 giugno 2024, per la contribuzione del periodo ottobre, novembre e dicembre.

Operai Agricoli, qual è l’aliquota dei contributi?

Le aliquote da applicare, i contributi INAIL e le agevolazioni sono state stabilite dalla circolare INPS n. 18 del 10 febbraio 2023.

In particolare, per il 2023 la circolare ha stabilito che l’aliquota contributiva dovuta al Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD) dai datori di lavoro agricolo che svolgono la propria attività nel settore dell’agricoltura fosse del 29,90%, di cui l’8,84% a carico del lavoratore.

Aliquota che aumenta per le aziende agricole di trasformazione o manipolazione di prodotti agricoli zootecnici e di lavorazione di prodotti alimentari con processi produttivi di tipo industriale, che per il 2023 dovranno versare il 32,30%, di cui sempre l’8,84% a carico del lavoratore.

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