Pensione ottobre 2023, l’importo e la data valuta sono già visibili, per capire il calcolo bisogna però attendere la pubblicazione del cedolino, prevista per le prossime ore.
Vediamo intanto quali sono le voci che potrebbero comporre la pensione di ottobre 2023 e perché in alcuni casi l’importo potrebbe subire degli aumenti.
Aumenti pensione ottobre 2023: 2 voci
Nella decima rata della pensione, quindi relativa a ottobre, qualche pensionato troverà accreditato il rimborso del 730. Questo spetta solo a chi ha avuto un conguaglio IRPEF a credito, ossia che ha un credito nei confronti del Fisco.
Ad averne diritto sono i pensionati che hanno trasmesso il modello 730/2023 tra il 21 giugno e il 15 luglio 2023: INPS, infatti, effettua il rimborso del credito fiscale nella seconda mensilità successiva alla data di consegna della domanda. Chi l’ha già avuto a settembre non lo riotterrà di nuovo, a meno che INPS non abbia effettuato un rimborso parziale.
Seconda voce che potrebbe far aumentare l’importo è la rivalutazione straordinaria che interessa, attenzione, solo le pensioni inferiori o pari al minimo di legge (fissato nel 2023 a 563,74 euro). L’ultima Legge di Bilancio ha riconosciuto un aumento dell’1,5% sulle pensioni fino a 563,74 euro, aumento che sale a 6,4% se il pensionato ha superato i 75 anni.
In questo modo, per esempio, un 70enne che prende 563,74 euro di pensione, da gennaio a dicembre 2023 avrà diritto a un assegno pensionistico maggiorato dell’1,5%, quindi pari a 572,20 euro al mese. Un 77enne, invece, a parità di assegno pensionistico minimo arriverà a riscuotere 599,82 euro grazie all’aumento del 6,4% per via della sua età.
Siccome la legge ne prevede il riconoscimento a partire da gennaio 2023, i pensionati interessati avranno diritto agli arretrati. Pertanto, chi ancora non ha riscosso gli aumenti di pensione arretrati da gennaio a ora, pur avendone diritto, li troverà nel cedolino di ottobre.