HomeEvidenzaArtigiani: "ogni giorno ne chiudono 40, cambiare così la legge"

Artigiani: “ogni giorno ne chiudono 40, cambiare così la legge”

Ogni giorno chiudono 40 imprese artigiane. E’ la fredda analisi fatta da CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato che, dall’alto dei suoi circa 80 anni di storia, mette sul bando degli imputati innanzitutto la Legge quadro risalente al 1985.

Tra il 2008 e il 2022 in generale il numero delle imprese italiane è aumentato, ma gran parte di queste ha scartato la forma artigiana a causa di vincoli e limitazioni. A partire dal ruolo dell’imprenditore e dai limiti dimensionali diversi per ogni settore.

Col tempo le caratteristiche delle imprese artigiane mettono in luce un futuro non proprio roseo. Il numero degli imprenditori artigiani over 50 – denuncia CNA – oggi sono il 52,4% del totale mentre nel 2010 erano il 40%.

Durante il convegno “L’artigianato, la Costituzione, le istituzioni della Repubblica: 75 anni di Italia, saper fare e orizzonti comuni”, il CNA, Dario Costantini, e il Segretario Generale, Otello Gregorini, hanno espresso una posizione che non lascia spazio a dubbi: occorre rivedere la legge-quadro superando gli attuali vincoli societari e limiti dimensionali dell’impresa artigiana e rimuovendo le forzature interpretative che spesso collocano le imprese artigiane in posizione subalterna su diverse attività economiche. La micro e piccola impresa rappresenta oltre il 99% del tessuto produttivo,vorremmo più grandi imprese e player globali radicati nel nostro paese ma la realtà è questa. Purtroppo quando si scrivono norme e strumenti per le imprese il riferimento è quell’uno per cento”, dichiarano Costantini e Gregorini alla presenza del Ministro delle Imprese Adolfo Urso.

Uno scatto dell’evento. Fonte: CNA Nazionale
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