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Reddito di Cittadinanza, solo 1 ex Percettore su 6 fa i corsi SIISL

Reddito di Cittadinanza, solo un ex percettore su 6 si è iscritto alla nuova piattaforma SIISL predisposta dal Ministero del Lavoro per chi ha perso RdC e ha fatto domanda di Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).

Per SFL sono già arrivate circa 60 mila domande, ma quelle provenienti dagli ex percettori del Reddito di Cittadinanza che hanno perso il sussidio dopo 7 mensilità perché occupabili sono circa 33 mila. Considerando che tra luglio e agosto ad aver dovuto rinunciare al sussidio sono state circa 180 mila persone, si tratta di 1 percettore su 6 iscritto a SIISL dopo aver perso RdC. Perché così pochi?

Reddito di Cittadinanza, a che serve la piattaforma SIISL

I percettori tra i 18 e i 59 anni che nel 2023 hanno già usufruito di 7 mensilità e che in famiglia non hanno soggetti disabili, ultra 60enni, minorenni o presi in carico di servizi sociali sono incappati nella decadenza del Reddito di Cittadinanza, così come predisposto dalla Legge di Bilancio.

Questi, dallo scorso 1° settembre possono richiedere il Supporto per la Formazione e il Lavoro, 350 euro mensili che Inps riconosce per un anno a chi si iscrive a un corso di formazione. Per accedere ai corsi, il Ministero del Lavoro ha attivato la piattaforma SIISL, che ad oggi conta circa 60 mila corsi di formazione e 72 mila offerte di lavoro.

Eppure, come spiegato sopra, rispetto al numero di percettori che hanno perso RdC, sono pochi quelli che si sono iscritti alla piattaforma, condizione imprescindibile per avere accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro. Come mai, allora, tra gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza la piattaforma SIISL ha riscosso così poco successo?

Percettori RdC, perché si sono iscritti in pochi ai corsi SIISL?

Alla base della poca partecipazione alla SIISL da parte degli ex percettori del Reddito di Cittadinanza potrebbero esserci varie motivazioni.

Sicuramente va valutata la qualità dei corsi e dei lavori offerti: alcuni corsi durano pochissimo, mentre una buona parte delle offerte di lavoro è per un impiego a tempo determinato.

Ma secondo gli esperti che seguono il dossier, una delle cause principali è da ricondurre al lavoro nero. Una parte degli ex percettori lavorava in nero mentre usufruiva del RdC e quando questo gli è stato tolto, invece di iscriversi a un corso per continuare ad avere per un anno 350 euro al mese, ha preferito rinunciare al nuovo strumento.

Altri, invece, potrebbero aver optato per la presa in carico dei servizi sociali, così da mantenere RdC fino a dicembre e da gennaio poter contare sull’Assegno di Inclusione da 500 euro mensili.

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