La norma che stanziava 55,6 milioni di euro per velocizzare i pagamenti ai Supplenti Brevi e Saltuari della Scuola è fuori dal Decreto Energia approvato dal Consiglio dei Ministri ieri. Lo si apprende dalla bozza di Decreto che porta la data del 25 settembre.
Cosa è successo? Un ripensamento da parte del Governo?
Pagamenti veloci ai Supplenti: stop alle risorse
La prima bozza del decreto Energia, datata 21 settembre, conteneva una norma che stanziava 55.600.000€ utili per pagare ai supplenti brevi Ata e Docenti, tutte le competenze relative all’anno 2023. Ma anche per velocizzare l’erogazione degli stipendi dell’anno scolastico appena iniziato, nonché le competenze arretrate. La notizia è stata lanciata da TuttoLavoro24.it che in ESCLUSIVA riportava anche il testo della bozza di legge.
Senonché qualcosa è cambiato. Ieri Meloni & C. hanno deciso di espungere il testo proposto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Perchè?
Prova a fornire una spiegazione l’edizione odierna del quotidiano Italia Oggi, dal quale si legge che la proposta era stata considerata “non omogenea ai contenuti del provvedimento”. In altri termini, se il decreto interviene sul caro energia cosa c’entrano i supplenti brevi? Sarebbe questo il ragionamento fatto dai tecnici di Palazzo Chigi.
E allora? Non se ne fa più niente? Non proprio. La proposta c’è e così anche le risorse. Occorre solo attendere a questo punto il provvedimento del Consiglio dei Ministri che per coerenza potrà accogliere lo stanziamento che velocizza i pagamenti, che potrebbe essere approvato “probabilmente mercoledì”, conclude Italia Oggi.