Se i salari sono troppo bassi la responsabilità è anche dei sindacati. Ne è convinto il leader di Azione, Carlo Calenda, impegnato nel costruire un Terzo Polo, alternativo ma allo stesso tempo dialogando con il Governo e con le altre opposizioni.
Salari bassi, c’entra il sindacato: parla Calenda
Lo sciopero generale invocato ancora una volta dal Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini è sempre lo stesso diversivo, sostiene il leader politico al quotidiano Il Messaggero in edicola oggi, “si distoglie l’attenzione dai problemi reali, come i salari troppo bassi, perchè non si è in grado di risolverli e la si butta in caciara”. Insomma secondo Calenda la Cgil anziché proclamare scioperi politici dovrebbe pensare a negoziare aumenti dei minimi contrattuali.
Dunque la responsaiblità dei salari bassi è anche del sindacato. Ecco le sue parole:
“Quello che non mi convince sono i toni populisti e massimalisti usati ieri (durante la manifestazione a Roma, ndr) da un sindacato che divide il Paese in buoni e cattivi, senza mai una riflessione sulle proprie responsabilità. Negli ultimi trent’anni i salari reali in Italia sono diminuiti del due per cento, in Francia e Germania aumentati del 30: forse qualcosa hanno sbagliato anche i sindacati”.