Sciopero Nazionale 17 novembre 2023 confermato: chi si ferma?

Sciopero

Lo sciopero del 17 novembre 2023 è confermato. Ad annunciarlo il sindacato di base USB con un comunicato uscito ieri sera, dopo l’incontro con il Governo a Palazzo Chigi sulla Manovra 2024.

Il sindacato si è dichiarato insoddisfatto delle risposte avute durante l’incontro. Specie sul tema salariale. E allora ha confermato l’astensione collettiva che riguarderà tutto il personale del pubblico impiego.

Sciopero Nazionale 17 novembre 2023: si ferma anche la Scuola

I motivi della protesta sindacale riguardano le risposte del Governo sul Manovra per il prossimo anno. USB ha quindi confermato lo sciopero che riguarderà tutti i dipendenti pubblici: funzioni centrali, locali, trasporti, ecc., ed in particolare il personale scolastico che attende ancora gli arretrati del vecchio CCNL.

Al centro delle richieste “forti aumenti salariali (300 euro netti in busta paga) nei prossimi rinnovi contrattuali”, scrive il sindacato.

“La prosecuzione del taglio del cuneo fiscale (cd. Bonus Meloni in Busta paga, ndr) è una misura insufficiente e volatile che costituisce lo strumento per eludere la questione salariale”, accusa il sindacato che guarda con preoccupazione all’assenza di risorse per il rinnovo dei CCNL del pubblico impiego scaduti.

Quando invece, si legge, “sarebbe stato sufficiente un semplice decreto che obbligasse i contratti ad allinearsi al costo della vita per dare una risposta a milioni di lavoratori e lavoratrici ed avere a dispozione un pacchetto di miliardi da indirizzare al potenziamento dei servizi pubblici, alle assunzioni stabili nella pubblica amministrazione e alla riapertura dei contratti pubblici con aumenti adeguati”.