Pensione novembre 2023, sul Fascicolo Previdenziale del cittadino compare già il dettaglio dell’undicesima rata annuale.
La pensione di novembre dovrebbe essere interessata dall’aumento dovuto all’adeguamento all’inflazione, che il Governo ha deciso di anticipare a novembre con il Decreto Anticipi approvato oggi in Consiglio dei Ministri. Si tratta, nel dettaglio, di un incremento dello 0,8%, ossia la differenza tra la rivalutazione attuata per il 2023 pari al 7,3% e l’inflazione effettivamente registrata nello stesso anno pari all’8,1%.
La decisione è ufficiale, tuttavia l’aumento ancora non compare. Vediamo perché.
Pensione novembre 2023: c’è l’aumento?
Quello che appare sul Fascicolo Previdenziale dei percettori è il dettaglio della pensione di novembre, non il cedolino. La conferma giunge direttamente dagli interessati:
Gli aumenti non ci sono, ma ancora non c’è da allarmarsi perché nemmeno l’importo totale è visibile: questo apparirà nel cedolino, la cui pubblicazione è attesa intorno al 20 ottobre. Solo una volta pubblicato l’importo il pensionato saprà come è stato calcolato il suo totale e in che misura spettano gli aumenti, se ci saranno.
Gli aumenti non avranno lo stesso valore per tutti. Il Governo infatti ha deciso di applicare nel 2024 il meccanismo a scaglioni già visto quest’anno: la rivalutazione all’inflazione sarà piena solo per gli assegni fino a 4 volte il minimo, per gli altri sarà riproporzionata in base all’assegno. In pratica, i pensionati più ricchi si dovranno accontentare di un aumento minore.
Ma il tempo stringe e finché il decreto anticipi non sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, i pensionati non potranno essere certi di ricevere l’aumento già da novembre. Per questo motivo sembra ormai scontato un rinvio a dicembre, come anticipato da TuttoLavoro24.it già qualche giorno fa. INPS prende tempo.