Sono ancora aperte le domande per avere il Bonus Nido, un contributo riconosciuto da INPS che può essere utile richiedere ora che le scuole sono definitivamente decollate.
Per farne domanda c’è tempo fino al 31 dicembre 2023, ma con la riapertura degli asili può essere utile conoscere nel dettaglio questa misura. Misura che spetta solo a chi ha figli affetti da gravi patologie croniche.
Il Bonus Nido altro non è che il rimborso del pagamento delle rette di frequenza dell’asilo nido pubblico o privato frequentato dal proprio figlio (nato, adottato o preso in affidamento). Figlio che deve avere tra 0 e 3 anni e deve essere affetto da gravi patologie croniche. La condizione per riceverlo, infatti, è la patologia cronica del minore per cui lo si richiede.
In alternativa al rimborso per la retta dell’asilo, si potrà godere anche del rimborso per pagare qualsiasi altra forma di supporto presso la propria abitazione.
A determinare l’importo massimo erogabile al genitore richiedente è l’ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione:
La somma rimborsabile, comunque, non può mai eccedere la somma effettivamente pagata per la retta mensile.
L’importo minimo verrà riconosciuto anche al genitore che non presenta l’ISEE aggiornato, salvo il riconoscimento della maggiorazione non appena avrà provveduto a mettersi in regola con l’ISEE.
Le domande per le mensilità comprese tra gennaio e dicembre 2023 verranno accolte in base all’ordine di presentazione e saranno accettate fino a esaurimento del budget disponibile. Comunque non oltre il 31 dicembre 2023.
La domanda può essere presentata tramite il sito INPS, accedendo con le proprie credenziali CIE, SPID, CNS, oppure con l’ausilio di un patronato.
Ai fini del rimborso è necessario che la domanda sia presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta. Se alcune rette sono state pagate da un genitore e le altre dall’altro, ognuno dei due potrà presentare domanda del Bonus con riferimento alle mensilità per le quali ha provveduto al pagamento.
In sede di domanda andrà allegata apposita documentazione: innanzitutto, la ricevuta comprovante il pagamento della retta relativa ad almeno un mese di frequenza per cui si richiede il beneficio. Serviranno inoltre la denominazione e la partita iva dell’asilo nido, il codice fiscale del minore, il mese di riferimento, gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento e il il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura della pagina INPS del Bonus Nido. Si ricorda inoltre che le Regioni possono prevedere un’iniziativa simile (Bonus Nidi gratis), che permetta ai genitori di iscrivere gratuitamente al nido i propri figli.