HomeEvidenzaQuota 104, in pensione con penalità del 4%: tagli anche di €120

Quota 104, in pensione con penalità del 4%: tagli anche di €120

Quota 104 è la soluzione pensionistica che ha trovato il Governo per coloro che nel 2024 intendano uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Invece che a 67 anni di età, Quota 104 permette la pensione a 63 anni di età e 41 anni di contributi.

Attenzione però perché non è tutto oro quel che luccica. Nella bozza della Legge di Bilancio 2024, infatti, è stata introdotta una novità che consente sì il pensionamento anticipato con Quota 104, ma che costringe il pensionato a fare delle “rinunce economiche”. Vediamo di che si tratta.

Quota 104 taglia l’assegno del 4%: la Manovra

Il lavoratore che sceglierà di andare in pensione con Quota 104 sarà economicamente penalizzato: dovrà rinunciare al 4% dell’assegno pensionistico.

È quanto si evince dai calcoli effettuati sulla bozza della Manovra, articolo 30, comma 4, il quale prevede una riduzione della quota retributiva basata sul rapporto tra il coefficiente di trasformazione per l’età di uscita e quello dell’età di vecchiaia. In predetto comma si legge:

Con riferimento ai soggetti che maturano i requisiti di cui al primo periodo nell’anno 2024 ai fini della determinazione dell’importo delle pensioni anticipate di cui al presente articolo, le quote da calcolare con il sistema retributivo […] sono ridotte in misura pari al rapporto tra il coefficiente di trasformazione di cui all’articolo 1, comma 6, della predetta legge n. 335 del 1995 relativo all’età dell’assicurato al momento del pensionamento e il coefficiente di trasformazione corrispondente al requisito anagrafico per l’accesso al pensionamento di cui all’articolo 24, comma 6, del citato decreto-legge n. 201 del 2011, qualora l’età dell’assicurato al momento del pensionamento sia inferiore al predetto requisito anagrafico.”

La quota retributiva sarebbe penalizzata di circa il 12%. Essendo questa circa un terzo della pensione complessiva, l’importo totale sarebbe ridotto del 4%.

Ciò comporta che un assegno pensionistico di circa 3.000 diminuirebbe di circa 120 euro, uno da 2.500 euro mensili verrebbe ridotto all’incirca di 100 euro e uno di 2.000 euro subirebbe invece un taglio di 80 euro. Insomma, in alcuni casi Quota 104 costerebbe molto cara. Motivo per cui il sindacato è sempre più propenso a proclamare lo sciopero.

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