La Carta Spesa Dedicata a te rientra nei piani che il Governo ha per il 2024: confermata, infatti, la sua proroga per un altro anno. Adesso, con la bozza bollinata della Legge di Bilancio 2024 che inizia a circolare, si sa anche quanto Palazzo Chigi intende investirci in termini di denaro.
Quest’anno i beneficiari l’hanno ricevuta caricata con 382,50 euro da spendere in beni alimentari di prima necessità. La lista dei prodotti da comprare con la Carta Spesa Dedicata a te dovrebbe rimanere invariata, così come la platea dei beneficiari.
Vediamo a chi spetta la Carta e a quanto potrebbe ammontare l’importo il prossimo anno.
Carta Dedicata a te 2024, come funziona?
Non si sa ancora con certezza se la platea dei beneficiari rimarrà la stessa. Se così fosse, anche nel 2024 le Carte saranno assegnate esclusivamente alle famiglie:
- composte da almeno 3 componenti;
- con un ISEE entro i 15 mila euro;
- che non percepiscono alcun tipo di sostegno economico statale.
Anche i requisiti dovrebbero essere confermati, ma non è detto che gli attuali beneficiari li mantengano nel 2024. Se per esempio il valore ISEE salisse o un componente uscisse dallo stato di famiglia si potrebbero perdere i requisiti necessari per accedere alla carta Dedicata a te.
Più chiarezza, invece, riguardo le somme da ripartire tra i beneficiari: «La dotazione del Fondo di cui all’art. 1, comma 450, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, è incrementata di 600 milioni di euro per l’anno 2024» si legge all’art. 2 della bozza bollinata della Manovra.
Rispetto all’anno scorso, il Governo ha quindi messo sul piatto 100 milioni di euro in più. Se i beneficiari fossero gli stessi dell’anno scorso (circa 1,3 milioni), il prossimo anno la Carta Dedicata a te potrebbe avere un valore di circa 460 euro. Se invece la platea dei destinatari aumentasse, il valore potrebbe rimanere uguale a quello del 2023 (382,50 euro).
Maggiori certezze le avremo con un successivo decreto del Ministro dell’Agricoltura di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che stabilirà la ripartizione delle risorse, i termini e le modalità di erogazione.