La Manovra di Bilancio per il 2024 è ormai uscita e si alza il polverone degli scontenti. In primis i lavoratori, che con i sindacati Cgil e Uil hanno proclamato un pacchetto di scioperi ad alternanza su più date e in tutti le regioni italiane.
Si parte il 17 novembre, ormai diventata data simbolo per le proteste contro il Governo, che si annuncia essere una giornata di disagi in tutta Italia. In particolare per i servizi pubblici, come scuola trasporti e sanità.
USB aveva già proclamato lo sciopero
Lo stop al lavoro proclamato da Cgil e Uil per la giornata del 17 novembre nelle regioni dell’Italia centrale e, comunque, nei soli settori dei Trasporti e del Pubblico Impiego per l’intero territorio nazionale, coincide con un’altra mobilitazione. Anch’essa di portata nazionale, che si svolgerà a Roma.
Si tratta dello sciopero generale già proclamato da USB Pubblico Impiego circa un mese e mezzo fa. Usb, una delle sigle più rappresentative del sindacalismo di base, che firma accordi soprattutto nel pubblico impiego e nei trasporti, ha già da tempo lanciato la propria piattaforma di rivendicazioni. Contro il Governo Meloni, contro il Precariato, contro il caro prezzi, chiede che l’Esecutivo disponga “incrementi salariali di 300 euro netti mensili in busta paga, la stabilizzazione dei precari e l’assunzione di 1 milione di lavoratori a tempo indeterminato”.
La condizione dei lavoratori del pubblico impiego non è certo delle migliori, visto che i contratti collettivi nazionali di lavoro di comparto sono scaduti il 31 dicembre 2021 e si aspetta ancora il rinnovo per il triennio 2022-2024. Rinnovi che sembrano essere lontani, da qui la richiesta sindacale di erogare 300 euro netti mensili subito, se non altro perché dal Governo hanno fatto sapere che il 2024 dovrà essere affrontato con una rivalutazione dell’Indennità di Vacanza Contrattuale, che sarà pagata sì a dicembre, ma è anticipo rispetto al 2024.