Anche nel 2024 i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS potranno contare sull’ISCRO, l’indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa.
Anzi, non solo è confermata, ma dal prossimo anno la prestazione sarà accessibile a più lavoratori rispetto agli anni passati: aumenta, infatti, il limite reddituale per accedervi e diminuiscono gli anni di titolarità di partita IVA. Tuttavia, diminuisce l’importo massimo al quale si può accedere.
Vediamo meglio le novità, i requisiti e le modalità di accesso.
ISCRO, quali requisiti dal 2024?
Come detto, l’ISCRO ci sarà anche nel 2024. Viene riconosciuta da INPS, previa domanda, ai soggetti iscritti alla Gestione separata che esercitano professione abituale di lavoro autonomo. Per averla devono rispettare determinati requisiti.
I requisiti per accedere all’indennità ISCRO validi nel 2024 e in parte rivisti rispetto a quelli validi finora sono:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di Assegno di Inclusione (e non come è attualmente del Reddito di Cittadinanza, che dal 2024 non esisterà più);
- aver prodotto un reddito da lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, inferiore al 70% (ad oggi non deve superare il 50%) della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12 mila euro (fino a quest’anno la soglia è di 8.972,04 euro), annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente la presentazione della domanda;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni (e non più da almeno 4), alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Tali requisiti dovranno essere mantenuti durante tutta la percezione dell’indennità.
Inoltre, la cessazione della partita IVA nel corso dell’erogazione dell’indennità determina l’immediata cessazione della stessa ISCRO, con recupero delle mensilità eventualmente erogate dopo la data in cui è cessata l’attività.
Importo ISCRO 2024: massimo e minimo
L’indennità sarà pari al 25% su base semestrale della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda. Pertanto, per le domande presentate nel 2024, si dovrà fare riferimento ai redditi percepiti nel 2021 e nel 2022.
In ogni caso, l’importo non potrà superare gli 800 euro mensili e non potrà essere inferiore ai 250 euro mensili. Anche questi limiti sono cambiati: finora, infatti, il limite massimo era di 881,23 euro e quello minimo di 275,38. Questo perché ogni anno tali limiti sono rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
L’ISCRO spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda ed è erogata per sei mensilità.
L’erogazione è condizionata alla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale. I criteri e le modalità di definizione dei percorsi di aggiornamento professionale e del loro finanziamento saranno stabiliti da un decreto ad hoc del Ministero del Lavoro di concerto con quello dell’Economia.
Domanda ISCRO 2024, quando farla?
Le domande per l’ISCRO saranno aperte fino al 31 ottobre 2024. Sulla data di avvio si aspettano ulteriori informazioni. Nel 2023 le domande ISCRO hanno aperto l’8 maggio.
La prestazione non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio di fruizione della stessa: questo perché, come già gli anni scorsi, l’indennità ha valenza per l’intero triennio 2024-2026. Per il 2024 sono stati stanziati 16 milioni di euro, per il 2025 20,4 milioni e per il 2026 20,8 milioni di euro.
La bozza della Manovra 2024 non dice nulla riguardo le modalità di invio della domanda per l’ISCRO 2024. Tuttavia, è logico pensare che valgano le stesse regole degli anni passati. Se così fosse, per richiederla occorrerà collegarsi al sito dell’INPS tramite le credenziali SPID, CIE o CNS.