Altri docenti e professori prenderanno servizio a scuola a partire dal prossimo inverno: a novembre, infatti, sono fissati nuovi concorsi per assegnare le cattedre ancora vacanti.
L’obiettivo del Ministero dell’Istruzione resta quello delle 70 mila assunzioni entro il 2024. I primi due concorsi in programma, uno per le cattedre di infanzia e primaria e uno per le medie e superiori, copriranno da soli circa 30 mila posti vacanti. I sindacati stanno però facendo pressing per aggiungerne a questi altri 10-14 mila.
A spiegare meglio il funzionamento dei concorsi ci pensa Il Sole 24 Ore di domenica 29 ottobre.
Concorsi docenti e prof: come funzionano?
Il primo in calendario è il concorso per aspiranti professori di medie e superiori, che dovrebbe arrivare entro novembre. Per i posti comuni potranno partecipare alla selezione:
- i precari laureati e abilitati;
- i precari con 3 anni di servizio negli ultimi 5 nelle scuole statali (purché in possesso del titolo di studio relativo alla specifica classe di concorso);
- chi ha conseguito entro il 31 ottobre 2022 i 24 Cfu/Cfa previsti dal precedente ordinamento.
Anche per i posti vacanti per infanzia ed elementari è atteso il concorso entro novembre. A questo potranno prendere parte:
- i laureati in scienze della formazione primaria;
- i diplomati magistrali ante 2001/2002.
Entrambe le selezioni si baseranno su 3 prove: una scritta, una orale e la valutazione dei titoli. Lo prova scritta consiste in un test di 50 domande a crocette da fare in 100 minuti. L’orale invece durerà 45 minuti per gli aspiranti professori della scuola secondaria e mezz’ora per quelli di infanzia e primaria. Durante l’esame orale verrà anche svolta una lezione simulata. Il massimo della votazione sarà 250 punti totali: 100 per lo scritto, 100 per l’orale e 50 per i titoli.
Per i precari con 3 anni di servizio (anche non continuativi) nei 10 anni precedenti invece è riservata una quota di posti pari al 30%.
Nel corso del 2024 arriverà poi anche un altro concorso transitorio al quale potranno accedere anche coloro che si sono formati con il nuovo sistema di abilitazione all’insegnamento (laurea + 60 Cfu/Cfa).