Reddito di Cittadinanza, sono in corso dei ricalcoli volti al pagamento di mensilità non erogate in passato. Può succedere, infatti, che INPS non paghi a tempo debito e provveda quindi a recuperare in futuro.
Una situazione che in questi ultimi mesi si va intensificando, soprattutto a seguito della riforma del RdC che ha ridotto a 7 le mensilità fruibili nel 2023. Chi però è stato preso in carico dai servizi sociali nel corso della percezione ha diritto a mantenere il sussidio per più di 7 mesi, fino a dicembre 2023.
Tuttavia, il nucleo familiare può essere incappato comunque nella sospensione del Reddito di Cittadinanza per alcuni mesi.
Reddito di Cittadinanza sospeso, INPS riprende i pagamenti
Nel 2023 mantengono RdC fino a dicembre solo le famiglie in cui ci sono soggetti disabili, minorenni, ultra 60enni o presi in carico dai servizi sociali. Persone che insomma non sono occupabili e non possono lavorare nell’immediato. Tutti gli altri, incappano nella sospensione del RdC dopo 7 mesi di fruizione.
La presa in carico del soggetto può avvenire nel corso della fruizione del sussidio, basta che avvenga prima della scadenza dei 7 mesi. I servizi sociali, poi, hanno tempo fino al 30 novembre per comunicare a INPS l’avvenuta presa in carico.
Tuttavia, può capitare che l’Istituto abbia sospeso le ricariche e poi, successivamente, sia venuto a conoscenza della presa in carico del soggetto da parte dei servizi sociali. È il caso, per esempio, di un soggetto preso in carico dai servizi sociali a luglio ma che ad agosto è comunque incappato nella sospensione del RdC perché INPS ancora non sapeva della presa in carico.
Non appena INPS ne prende atto ricomincia a erogare i pagamenti, recuperando quindi anche le mensilità non pagate per via della sospensione.
Ricalcoli RdC, in quali casi?
Quanto detto comunque vale per tutti i percettori, non solo per coloro che sono incappati nella sospensione nonostante la presa in carico da parte dei servizi sociali.
Ciò significa che anche in altri casi INPS può sospendere i pagamenti e poi riprendere a erogarli, se si accorge di aver sbagliato e che il percettore ne ha diritto. Oppure, può pagare una cifra diversa da quella a cui ha diritto il percettore.
In questo caso, sul Fascicolo Previdenziale del percettore comparirà una dicitura come la seguente:
Come si vede nella foto, la mensilità di luglio ha subito dei ricalcoli, così come la relativa integrazione del Reddito di Cittadinanza.
Questo perché in passato INPS ha erogato una somma diversa da quella a cui aveva diritto il percettore: più alta (e quindi INPS effettuerà delle trattenute) o più bassa (e quindi INPS le integrerà con dei nuovi pagamenti).
Chi sa di aver ricevuto delle somme diverse da quelle spettanti fa quindi bene a tenere d’occhio il proprio Fascicolo Previdenziale, per vedere se INPS si è rimesso in pari con gli accrediti.