Approvato in via preliminare dal Governo Meloni il decreto legislativo che dà avvio al concordato preventivo biennale.
Trattasi di un patto tra i lavoratori autonomi e l’Agenzia delle Entrate sui redditi prodotti, avente durata di due anni.
Il concordato risulta vantaggioso per molti lavoratori, ma non tutti ne potranno beneficiare, vediamo quali.
Concordato preventivo biennale: cos’è
Prima di tutto dobbiamo dire che, il concordato preventivo biennale è rivolto ai soggetti titolari di partita iva interessati all’applicazione degli ISA con un punteggio pari almeno a 8 e ai soggetti forfettari.
E’ sostanzialmente un accordo che entrerà in vigore dal 2024, in cui il lavoratore autonomo titolare di partita iva e l’Agenzia delle Entrate concordano preventivamente le imposte da versare nei 2 anni sulla base dei dati messi a disposizione dall’agenzia stessa.
Quali sono i vantaggi?
Il concordato preventivo risulta vantaggioso per il contribuente che lo accetta, in quanto gli consente di conoscere quanto andrà a pagare di tasse nei successivi due anni a prescindere da quale sarà il reddito effettivo, pertanto nel caso in cui il contribuente nel corso dei due anni percepirà un reddito aggiuntivo rispetto a quello prospettato dall’Agenzia delle Entrate, non sarà soggetto a tassazione.
Inoltre per lo stesso biennio, il contribuente non subirà controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Soggetti esclusi dal concordato preventivo biennale
Non tutti i contribuenti titolari di partita iva potranno beneficiare dei vantaggi derivanti dal concordato, al momento sono esclusi questi soggetti:
- contribuenti che in relazione al periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta di concordato, vantano debiti tributari o contributivi pari o superiori a 5.000€ accertati con sentenza o con atti definitivi;
- chi ha subito una condanna per reati tributari commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato.
- soggetti che seppur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato (2024-2025).
Si fa presente che i soggetti con punteggio ISA inferiore a 8 possono accedere al concordato preventivo fornendo ulteriore documentazione.
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