L’Assegno Unico che arriva dal prossimo 16 novembre potrebbe riservare brutte sorprese a qualche percettore. Da questo mese, infatti, sono attesi dei tagli di importo.
Tutto ha a che fare con l’ISEE: se questo non è aggiornato, INPS provvederà a riconoscere la somma minima. Vediamo nel dettaglio.
Assegno Unico più basso a novembre: il motivo
L’importo dell’Assegno Unico per i figli a carico è condizionato dall’ISEE: l’ammontare minimo spetta a chi non presenta l’ISEE o a chi lo ha più alto di 43.240 euro. Il massimo, invece, è riconosciuto a chi ha un ISEE sotto i 16.215 mila euro.
Anche l’età del figlio influenza l’importo. Il massimo spetta a chi ha figli minorenni e allo stesso tempo un ISEE entro i 16.215 mila euro: in questo caso l’Assegno Unico avrà un valore pari a 189,20 euro mensili. Scende fino a 54,04 euro mensili (il minimo) per coloro che hanno un ISEE superiore i 43.240 euro o che non l’hanno presentato.
Tuttavia, anche questi ultimi o, più in generale, coloro che solitamente ricevono l’Assegno Unico con un importo più alto del minimo, a novembre potrebbero trovare un accredito pari a 54,04 euro. Perché a novembre l’Assegno Unico può scendere fino al minimo?
La risposta sta nel messaggio INPS n. 2913 dell’8 agosto 2023. Chi, alla data di avvio delle lavorazioni dell’Assegno Unico di novembre, non avrà provveduto a regolarizzare l’ISEE o la DSU contenenti omissioni e/o difformità, da novembre riscuoterà l’importo minimo.
Il termine per la regolarizzazione dell’ISEE o della DSU era inizialmente fissato per settembre, ma INPS ha deciso di posticiparlo di due mesi in considerazione delle difficoltà che si sarebbero potute riscontrare nel regolarizzare la propria situazione nei mesi estivi. Quella di novembre rappresenta quindi “l’ultima chiamata”.
Pertanto, chi ancora non ha provveduto ad aggiornare l’ISEE, correggendo eventuali difformità e facendo presente eventuali omissioni, dal prossimo 16 novembre percepirà l’Assegno Unico al minimo.