L’organizzazione dello sciopero dei trasporti del 17 novembre 2023 potrebbe essere rivista. L’iniziativa di Cgil e Uil di fermare tutti i mezzi di trasporto pubblico per il prossimo venerdì è entrata nel mirino della Commissione di garanzia sugli scioperi, l’autorità che ha il compito di vigilare sul rispetto delle regole sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali.
In una lettera la Commissione ha chiesto ai sindacati di rivedere gli orari. Una lettera motivata dal rispetto delle regole di settore. Ma vediamo i dettagli e cosa potrebbe cambiare per la giornata di sciopero del prossimo 17 novembre.
Cgil e Uil hanno deciso di fermare in tutta Italia i trasporti per 24 ore, dai treni agli aerei fino ai bus, metropolitane e tram. Insomma si annuncia un venerdì ‘nero’ dei trasporti se non fosse che le cose potrebbero cambiare.
La Commissione di garanzia, stando a quanto si apprende da fonti sindacali, avrebbe chiesto ai due sindacati di apportare due correzioni:
Per l’Authority sugli sciopero i sindacati avrebbero violato il principio della “rarefazione oggettiva”, cioè il rispetto di una pausa tra uno sciopero e l’altro per via della presenza di altri scioperi, e il principio della “durata massima della prima azione di sciopero”. Cgil e Uil sono stati convocati per lunedì 13 novembre per un’audizione. Novità sono attese nelle prossime ore, quando i sindacati potrebbero decidere di dare seguito alle richieste dei sindacati guidati da Landini e Bombardieri.
Diversamente, senza alcun cambio sindacale, la palla passerebbe al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha già dichiarato di essere pronto a precettare lo sciopero e a ridurre così a 4 ore lo stop nel trasporto ferroviario e trasporto pubblico locale.