HomeCronaca sindacaleSciopero 17 novembre: il Ministro Salvini può imporre questo Stop

Sciopero 17 novembre: il Ministro Salvini può imporre questo Stop

Per il prossimo venerdì, 17 novembre, è in programma lo sciopero nazionale dei trasporti. L’astensione collettiva proclamata da Cgil e Uil in tutta Italia, si inserisce nella mobilitazione di protesta dei due sindacati contro la Manovra di Bilancio del Governo per il 2024.

Nella stessa giornata, oltre allo sciopero dei mezzi pubblici e dei treni, i sindacati hanno proclamato lo stop di tutti i lavoratori del pubblico impiego, compreso il personale della Scuola.

Lo sciopero è stato proclamato per 24 ore, su turni di 8 ore o diverso nastro orario a seconda dell’organizzazione aziendale. Per questo è entrato nel mirino della Commissione di Garanzia per lo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali che ha invitati i sindacati a ridurre le ore della protesta, un “contingentamento”.

Sciopero Trasporti 17 novembre: lo stop di Salvini

Sulla vicenda, in queste ore oggetto di confronto tra la Commissione e Cgil-Uil, si è espresso ieri il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Partecipando all’Assemblea nazionale CNA il leader leghista ha puntualizzato che sebbene “scioperare per 4 ore è assolutamente legittimo, per 24 no”. Salvini si è poi espresso sulla vertenza: “se i sindacati aderiranno alla richiesta bene, se no, come ho già fatto, interverrò“. Esplicito è il riferimento allo “strumento della precettazione” (art. 8 L. 146/1990) che consente al Ministro di interrompere anticipatamente lo sciopero nei servizi pubblici essenziali se è in grado di pregiudicare un diritto, quello alla mobilità dei cittadini, costituzionalmente garantito.

Ma il sindacato non ci sta. Così la replica di Maurizio Landini Segretario Generale Cgil:

“Io penso che questo sia un attacco al diritto di sciopero e trovo che sia un modo arrogante in Italia. Non sono i ministri che decidono quante ore di sciopero si programmano e se si fanno o no, è diritto delle persone decidere se vogliono aderire o no. Questa è una logica arrogante perché pensa di poter stabilire quando gli scioperi sono validi, il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione. Noi stiamo rispettando tutte le leggi, c’è un confronto aperto con la commissione di garanzia, non capisco perché interviene il ministro”.

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