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Commissione Scioperi, chi sono i 5 Membri che hanno fermato Cgil e Uil

Nelle ultime ore si è infiammato lo scontro politico intorno allo Sciopero del 17 novembre. Nei giorni scorsi la Commissione che ha il compito di vigilare sullo svolgimento degli scioperi ha fatto alcune osservazioni a Cgil e Uil, spingendo i sindacati a rivedere le iniziative di protesta.

In un primo momento è stata ritirata la proclamazione dello sciopero del trasporto aereo e nell’igiene ambientale. Per vigili del fuoco, treni e trasporto pubblico locale, i sindacati invece hanno nicchiato, fino al punto che il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini è arrivato alla precettazione.

Secondo la decisione ministeriale, lo sciopero dei vigili del fuoco, treni e trasporto pubblico locale (bus, tram, metropolitane) si farà ma lo stop durerà solo 4 ore: dalle 9 alle 13.

Tutti gli altri settori del pubblico impiego, scuola e sanità compresi, si fermeranno per 24 ore o per l’intero turno lavorativo.

Ma chi sono i 5 membri della Commissione Scioperi che hanno messo in discussione la proclamazione di Cgil e Uil? Chi li ha nominati?

Commissione Scioperi, chi sono i membri nel 2023?

I membri della Commissione Scioperi prevista dalla legge del 1990 sono di nomina politica. La nuova composizione è stata infatti nominata a giugno 2023 dal Presidente del Senato Ignazio Larussa (Fratelli d’Italia) e dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana (Lega).

La scelta è ricaduta su personalità “fidate” dal punto di vista politico. In passato nella Commissione siedevano giuslavoristi dai cognomi “di peso”, noti nella comunità accademica internazionale come Giuseppe Santoro Passarelli, Antonio Martone, Michele Tiraboschi, Mariella Magnani, Antonio Vallebona, Sabino Cassese e Gino Giugni, uno dei “padri” della legge in materia.

Osservando la composizione attuale sembra invece che nell’indicazione dei nominativi si sia dato molto peso all’appartenenza politica.

La Presidente Paola Bellocchi ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Teramo è data vicina al Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (così scrive La Stampa) ed è l’unica accademica. Poi c’è l’avvocato Federico Ghera (associato di Diritto costituzionale presso l’Università di Foggia), figlio del più noto giuslavorista Edoardo Ghera docente all’Università la Sapienza per molti anni. L’avvocato Peppino Mariano (esperto di Diritto del lavoro) che in passato è stato consulente su temi sociali proprio della premier Giorgia Meloni quando dal 2008 al 2011 è stata Ministro per la Gioventù del governo Berlusconi IV. Il dottor Paolo Reboani (esperto di Politiche del lavoro e di Relazioni industriali) con una lunga esperienza istituzionale in collaborazione con governi di vario colore. Infine l’avvocato Luca Tozzi (esperto di Diritto del lavoro) che ha già lavorato con l’attuale presidente della Camera quando nel governo Conte I era Ministro per la Famiglia.

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