HomeEvidenzaCedolino NoiPA Docenti e ATA: ecco come sarà a dicembre 2023

Cedolino NoiPA Docenti e ATA: ecco come sarà a dicembre 2023 [SIMULAZIONE]

L’articolo pubblicato ieri, dove abbiamo simulato lo stipendio di dicembre di un’insegnante di scuola media superiore con 35 anni di servizio, ha riscosso molti consensi tra i nostri lettori ma anche qualche perplessità.

Qualche nostro lettore infatti ha giustamente fatto notare che il caso di un’insegnante di scuola secondaria di secondo grado con 35 anni di anzianità rappresenti una parte molto minoritaria della classe insegnante.

Altri lettori ci hanno fatto fatto rilevare che abbiamo trascurato il personale ATA. Poiché le casistiche con qualifica e anzianità sono una cinquantina, nell’articolo di oggi abbiamo simulato lo stipendio di dicembre di queste tre categorie di personale:

  • collaboratore scolastico (fascia 0)
  • assistente tecnico amministrativo (fascia 28)
  • insegnante di scuola dell’infanzia o primaria (fascia 0)

Precisiamo che trattiamo, per il momento, solo del personale a tempo indeterminato perché è questa tipologia di personale che godrà dell’anticipo ivc.

Stipendio dicembre 2023: il cedolino del collaboratore scolastico

Abbiamo simulato, nell’immagine, il cedolino di dicembre 2023 di un collaboratore scolastico che sarà accreditato in conto corrente il 15 dicembre prossimo.

Lo stipendio di un collaboratore scolastico, neoassunto, si aggira sui 2.766 euro netti nel mese di dicembre.

Importo comprensivo dell’Esonero contributivo, tredicesima e anticipo contratto, oltre che dello stipendio mensile.

Assistente Tecnico Amministrativo fascia 28

Questo invece il cedolino che abbiamo simulato per un assistente tecnico amministrativo:

Insegnante di scuola dell’infanzia e primaria (fascia zero)

Lo stipendio di dicembre 2023, tra paga base, tredicesima mensilità e acconto del rinnovo contrattuale, porterà lo stipendio sui 3.330 euro.

Rispetto all’altro personale scolastico, gli stipendi dei docenti dell’infanzia e primaria sono gravati di un’ulteriore ritenuta previdenziale dello 0,8%, obbligatoria, a favore del soppresso ENAM.

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