Il Bonus 800 euro una misura straordinaria introdotta nel 2021, durante l’emergenza Covid, per sostenere i Braccianti dell’Agricoltura. E’ stato erogato agli operai agricoli a tempo determinato (OTD) o figure equiparate, che nel 2020, hanno svolto almeno 50 giornate effettive di lavoro agricolo.
A distanza di 2 anni dall’erogazione dell’aiuto una tantum emerge una particolare casistica che consente a coloro che erano stati esclusi da Inps, di essere riammessi al beneficio a distanza di tempo.
Bonus 800 euro Agricoli, domanda riesame nel 2023 e nuovo beneficio
Nel 2023, a distanza di anni, è ancora possibile riavere il Bonus 800 euro Covid. La possibilità è riconosciuta a quei braccianti agricoli a cui Inps aveva rigettato la domanda per incompatibilità col Reddito di Emergenza.
La questione è emersa grazie al sindacato UILA-UIL di Adrano (CT) che ha seguito la vicenda di un bracciante agricolo a cui Inps ha recentemente revocato il Reddito di Emergenza e chiesto il recupero dell’indebito a causa di una incompatibilità rilevata solo successivamente. Non potendo far altro che restituire il Rem all’Inps, il bracciante ha però chiesto di poter recuperare il Bonus 800 euro dal quale era stato escluso, proprio perché era stato ammesso al Reddito di emergenza.
Quindi ha fatto domanda di riesame dell’indennità Covid di 800 euro, che Inps ha accolto. In questo modo il bracciante ha potuto compensare parte del debito verso l’Istituto (per il Rem illegittimamente percepito) con il Bonus 800 euro. Abbattendo in maniera significativa la somma che poi ha dovuto effettivamente restituire.
Come ricorda il sindacato UILA-UIL di Adrano in un video-post su Facebook, il caso costituisce un importante precedente per tutti quei braccianti agricoli che si sono visti sollecitare da Inps la restituzione del Reddito di Emergenza e allo stesso tempo, si sono visti negare il bonus 800 euro per incompatibilità con l’aiuto Covid.