È possibile lavorare mentre si percepisce la NASpI? La NASpI è l’indennità di disoccupazione che spetta a chi perde il lavoro in modo involontario e ha lo scopo di sostenere il disoccupato mentre questi è alla ricerca di un nuovo impiego.
Non appena il percettore trova un nuovo lavoro il diritto alla NASpI viene meno, dato che adesso questi può contare su uno stipendio. Ma non è sempre così. Ci sono dei casi, infatti, in cui è possibile continuare a percepire l’indennità mentre si lavora, sia come dipendente che in maniera autonoma. Vediamo quali.
Lavorare con la NASpI, in quali casi?
In linea di massima la NASpI si interrompe non appena il percettore trova un nuovo impiego. Tuttavia, ci sono della condizioni che rendono NASpI e lavoro compatibili. Tutto dipende dallo stipendio e dal tipo di impiego che si andrà a svolgere.
Come si legge nella pagina INPS dedicata alle FAQ sulla NASpI, colui che percepisce la NASpI può svolgere attività lavorativa di natura occasionale e continuare a beneficiare dell’indennità solo in caso di lavori sporadici e saltuari, remunerati tramite il Libretto famiglia, nel limite complessivo di 5 mila euro annui.
Nel caso in cui i compensi non superino detto limite, il beneficiario dell’indennità NASpI non è tenuto a comunicare all’INPS il compenso derivante da tale attività.
NASpI, compatibile con lavoro autonomo o dipendente?
Limitazioni sono previste anche per chi trova lavoro come dipendente. Sempre INPS spiega che in caso di rioccupazione con contratto di lavoro subordinato si può continuare a percepire la NASpI solo se:
- il contratto ha una durata inferiore a sei mesi;
- il reddito annuo presunto è inferiore a 8.145 euro (no tax area).
Se le due condizioni sono rispettate, l’interessato continuerà a beneficiare della NASpI a patto che venga comunicato all’INPS il reddito annuo presunto. La NASpI avrà però un importo più basso: in caso di cumulo, infatti, si potrà continuare a percepire l’indennità ridotta di un importo pari all’80% del reddito presunto.
NASpI ridotta dell’80% del reddito presunto anche per chi avvia un’attività lavorativa autonoma. In questo caso, spetta la NASpI a condizione che il reddito annuo presunto non sia superiore a 4.800 euro.
Anche i lavoratori autonomi, così come i dipendenti, sono obbligati a far sapere a INPS del nuovo lavoro. Per farlo, devono inviare a INPS il modello NASpI-Com entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.
NASpI e Voucher sono compatibili?
Di recente l’Inps ha ricordato come la NASpI sia anche compatibile con il lavoro agricolo pagato tramite voucher nel rispetto di determinate condizioni.
E non è tutto. Il Ministro del Lavoro Marina Calderone rispondendo ad una interrogazione parlamentare ha confermato che durante il periodo indennizzato da Inps con la NASpI è possibile svolgere lavoro stagionale nel Turismo ricompensato attraverso voucher.