Approvato alla Camera dei Deputati in via definitiva il Decreto Proroghe lo scorso 22 novembre. Il provvedimento conferma il prolungamento del lavoro agile dal 30 settembre al 31 dicembre 2023.
Smart Working diritto fino al 31 dicembre 2023, per chi?
Lo smart working costituirà un diritto legale potestativo fino al termine del 2023, sia nel lavoro privato che nel lavoro pubblico. Il diritto però non spetta a tutti ma solo a particolari categorie dei lavoratori.
Nei comparti del pubblico impiego è diritto per i cosiddetti «fragili», ossia quei lavoratori affetti da una delle patologie o condizioni individuate dal dm del 4 febbraio 2022. Si tratta di lavoratori che possono essere destinati a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definita dai contratti collettivi di lavoro applicati.
Ugualmente, scade il 31 dicembre 2023 il termine per i lavoratori dei settori del lavoro privato con figli con meno di 14 anni, che intendono fruire dello smart-working. In questo caso il diritto spetta solo a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, e che non vi sia genitore non lavoratore.
La proroga al 31 dicembre 2023, per ora non confermata oltre, vale anche per i lavoratori dipendenti che, sulla base della documentazione fornativa dai medici competenti, siano maggiormente esposti a rischio di contagio dal Covid19, in ragione dell’eta’ o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possano caratterizzare una situazione di maggiore rischio, accertata dal medico competente.
Proroga Smart Working nel 2024 possibile
Resta ancora accesa una speranza per la proroga dello smart working fino al 30 giugno 2024. A tenere viva questa possibilità alcuni emendamenti presentati al Seanto dalle opposizioni nell’ambito dei lavori per la conversione in legge del Decreto Anticipi. Per approfondire clicca qui.