Ancora 30 euro a titolo di ‘Acconto” nei cedolini paga di novembre e dicembre 2023 per i lavoratori del commercio.
E’ la novità annunciata da ANCC-COOP, che interesserà i soli lavoratori delle imprese associate, tra cui, in primis i dipendenti dei supermercati del noto marchio Coop.
Il contratto collettivo nazionale di lavoro del Commercio è stato rinnovato? No, nell’impasse generale di una trattativa ferma e sulla quale pesa la proclamazione di uno sciopero nazionale dei sindacati per il 22 dicembre, si tratta di una decisione unilaterale delle imprese della Distribuzione cooperativa aderenti a Legacoop.
Commercio, Acconto di 30€ per supermercati ANCC-COOP
E si parla apertamente di scelta unilaterale anche nel comunicato di ANCC-COOP inviato a sindacati e dipendenti. La decisione riguarda l’erogazione di una anticipazione salariale. Tecnicamente un Acconto di “30 euro lordi al IV livello, parametro 144, riparametrati sugli altri livelli di inquadramento e riproporzionati per i lavoratori part time, a titolo di ulteriore anticipo sui futuri aumenti contrattuali“, si legge.
L’importo avrà effetto ai fini del Trattamento di Fine Rapporto e delle mensilità supplementari.
L’acconto fa quindi il bis in busta paga, perché questi lavoratori, (insieme a tutti gli altri del mondo del commercio, distribuzione, terziario, servizi), già prendono 30 euro frutto di un accordo sindacale, da aprile scorso. I nuovi 30 euro quindi si aggiungono ai 30 euro già in erogazione, sulla base del protocollo straordinario firmato da tutti i datoriali con i sindacati a dicembre 2022.
L’erogazione dell’Acconto parte dal 1° novembre 2023, anche se decisa a fine mese, e quindi avrà effetti sui cedolini paga di novembre, dicembre e Tredicesima 2023. Insomma a conti fatti 90 euro lordi in più entro la fine dell’anno. Ma solo per i dipendenti delle aziende della distribuzione Cooperativa aderenti a Legacoop….
A partire dal cedolino paga di novembre i lavoratori troveranno scritto – nella parte centrale del documento – che tale elemento è erogato a titolo di “E.C.R CCNL” ossia un elemento condizionato al rinnovo del CCNL.
“Con questa decisione Coop – si legge nella nota – intende contribuire alla difesa del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori e dare prova di voler rinnovare il CCNL della Distribuzione Cooperativa”. In altri termini, un tentativo di addolcire gli effetti dello sciopero presso aziende plurilocalizzate come Coop.