Assegno Unico, quando il figlio a carico compie 18 anni INPS deve subito essere messo al corrente perché la sopraggiunta maggiore età comporta dei cambiamenti nella prestazione per i figli a carico.
Non appena il figlio minorenne per cui si riceve l’Assegno Unico diventa maggiorenne succedono due cose. Vediamo quali.
Assegno Unico figlio diventa maggiorenne: che succede?
Ai fini dell’Assegno Unico, cosa accade quando un figlio minorenne per cui si riscuote la prestazione compie 18 anni? Per i figli maggiorenni gli importi diminuiscono, pertanto INPS deve subito essere informato.
A farlo deve essere lo stesso genitore interessato: al momento del compimento del 18 anni la modifica non avviene in automatico, ma è il richiedente a dover modificare la scheda della prestazione, accedendo con le proprie credenziali dal sito INPS.
Oltre a sapere di dover informare INPS, c’è un’altra cosa da tenere in considerazione quando il figlio fa 18 anni: come anticipato, l’importo per un figlio maggiorenne si riduce. Ciò comporta che per un figlio maggiorenne si avrà diritto a un importo più basso rispetto a quanto spetta per un figlio minorenne.
Lo ricorda INPS, tramite social, a un genitore interessato:
Nel dettaglio, il massimo mensile che si può riscuotere per un figlio sotto i 18 anni è di 189 euro mentre per un figlio maggiorenne (under 21) il tetto massimo si ferma a 91 euro. Compiuti i 21 anni invece l’Assegno Unico decade (tranne nel caso di figli disabili).
Differenza non da poco, che se INPS paga erroneamente è pronto a recuperare in un secondo momento. Per questo è così importante aggiornare subito la DSU, inserendo un nuovo modello AU-COM.