Molti lavoratori pubblici lamentano nel cedolino NoiPA trattenute choc maggiori del 50% su alcune voci dello stipendio di dicembre e – in particolare – sull’erogazione dell’anticipo dell’IVC e sulla tredicesima mensilità senza conoscerne il motivo.
Come funziona il calcolo della tassazione NoiPA
Partendo dal presupposto che non è possibile conoscere il reddito complessivo di fine anno assoggettato a variazioni:
- private (aspettative, malattie, scioperi, ecc);
- individuali (premi di produttività, ore eccedenti, straordinari, ecc)
- centrali (decisioni di politica economica, sottoscrizione di contratti nazionali di lavoro, ecc)
Come viene determinata mensilmente l’IRPEF trattenuta sui cedolini NoiPA?
Ce lo spiega NoiPA con il messaggio n. 126 del 22 settembre 2023:
“In riferimento al messaggio del 28 Settembre 2020 n.228 con il quale si comunicava il cambio di modalità di individuazione del reddito di riferimento per il calcolo delle detrazioni Irpef, si comunica che questa Direzione, a partire da agosto 2023, ha previsto il reintegro della regola precedente al suddetto messaggio, che individua come reddito di riferimento il maggiore tra quello dell’anno precedente e quello teorico dell’anno in corso. Ciò consentirà di evitare conguagli fiscali elevati.”
NoiPA da agosto 2023 ha aumentato le ritenute fiscali
Quindi NoiPA, come possiamo vedere dal messaggio, applica da agosto 2023 (quindi anche a dicembre) ritenute più elevate diminuendo le detrazioni d’imposta.
Le detrazioni d’imposta non sono corrisposte in misura fissa ma sono inversamente proporzionali al reddito percepito fino ad azzerarsi nel caso di redditi elevati.
Il reddito che NoiPA prende di riferimento è quello maggiore tra la proiezione del reddito del 2023 e il reddito percepito nel 2022. Da agosto di quest’anno, infatti, con il ripristino di questo criterio, molti lavoratori hanno subito un incremento della tassazione.
Tuttavia, essendo le ritenute fiscali effettuate a titolo di acconto, verranno tutte conguagliate in febbraio 2024, mese dedicato al conguaglio fiscale e contributivo per i pubblici dipendenti e, quindi, la tassazione in più trattenuta verrà restituita.
A febbraio rimborsi con il conguaglio fiscale
Abbiamo simulato il caso di una docente che supera, con la tredicesima e l’anticipo dell’IVC, i 28 mila euro di reddito annuo.
La parte di reddito tra i 28.000 e i 29.351,83 euro viene tassata al 35%.
La nostra docente, trovandosi borderline a dicembre tra i due scaglioni, ha avuto una tassazione maggiore pagando circa 105 euro in più:
Ma la nostra docente non dovrà preoccuparsi perché a febbraio il conguaglio fiscale a credito di € 105,34 sarà restituito.