Pensioni 2024, Governo taglia gli aumenti: ecco chi ci rimette

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Pensioni, nel 2024 l’adeguamento all’inflazione sarà del 5,4% ma l’aumento non in tutti i casi corrisponderà a tale percentuale. O almeno, sulla base del testo della Manovra 2024 in discussione al Senato qualcuno potrebbe godere di un aumento inferiore.

Il Governo Meloni ha deciso di seguire la scia del Governo precedente e di diminuire l’aumento dovuto all’adeguamento all’inflazione all’incrementare dell’assegno pensionistico. A godere dell’aumento in misura piena saranno solo alcuni pensionati. Vediamo meglio.

Pensioni 2024, aumenti più bassi

Secondo il Decreto interministeriale del novembre 2023, l’adeguamento delle pensioni a partire dal 1° gennaio 2024 sarà pari a +5,4%. Ma non tutti i pensionati potranno beneficiarne in misura piena: una parte dovrà accontentarsi di un aumento inferiore. Questo adeguamento al rialzo, infatti, sarà soggetto a tagli per gli assegni medio-alti.

Di che tagli si tratta? La rivalutazione sarà applicata in maniera integrale per gli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS (quindi fino a 2.102 euro lordi al mese). Calerà per tutti gli altri.

Applicando dunque le disposizioni dell’articolo 29 del disegno di legge di Bilancio 2024, quello che al momento è in discussione al Senato, la rivalutazione sarà pari al:

  • 5,4% (quindi piena, pari al 100%) per gli assegni pensionistici pari o inferiori a 4 volte il trattamento minimo;
  • 4,6% (quindi l’85%) per gli assegni pensionistici pari o inferiori a 5 volte il trattamento minimo;
  • 2,9% (quindi il 53%) per gli assegni pensionistici superiori a 5 volte il trattamento minimo;
  • 2,5% (quindi il  47%) per gli assegni pensionistici superiori a 6 volte e fino a 8 volte il trattamento minimo:
  • 2% (quindi il 37%) per gli assegni pensionistici superiori a 8 volte e fino a 10 volte il trattamento minimo;
  • 1,2% (quindi il 22%) per gli assegni pensionistici superiori a 10 volte il trattamento minimo.

Rispetto a quanto applicato quest’anno, se il Parlamento dovesse approvare il testo della Manovra così com’è, la situazione peggiorerà solo per gli assegni più alti, quelli che superano 10 volte il minimo pensionistico (nel 2023 hanno goduto di una rivalutazione pari al 32%). Per tutti gli altri resterà invariata.

Secondo le simulazioni, chi ha una pensione netta di 862 euro godrà di un aumento di 33 euro netti. Con una pensione di 1.519 euro netti si beneficerà invece di un aumento pari a 72 euro netti, più o meno lo stesso aumento (73 euro) previsto per chi riscuote una pensione di 1.980 euro netti.