HomeEvidenzaReddito di Cittadinanza, il saldo al 31 dicembre non sarà decurtato

Reddito di Cittadinanza, il saldo al 31 dicembre non sarà decurtato

Novità rivoluzionaria in arrivo per i percettori del Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024. Con il passaggio al nuovo sistema di Assegno di Inclusione viene meno la regola delle decurtazioni periodiche del saldo non speso.

La conferma definitiva è arrivata dal Ministero del Lavoro con una FAQ.

Decurtazioni saldo RdC, come funzionava

Cambiano le regole sul saldo non speso a partire dal 1° gennaio 2024, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza (Rdc) potranno tirare un sospiro di sollievo, poiché il Ministero del Lavoro ha annunciato l’abolizione delle decurtazioni mensili e semestraliper il saldo non speso del sussidio. Tale novità è stata comunicata attraverso una Faq diffusa dal ministero stesso.

Fino al 31 dicembre 2023 la regola vigente era la seguente:

  • decurtazione mensile pari al 20% dell’importo erogato nel mese precedente, in caso di non utilizzo (esclusi importi inferiori a 8 euro);
  • decurtazione semestrale sull’eccedenza accumulata in 6 mesi rispetto a una mensilità RdC riconosciuta.

Saldo RdC e AdI: cambiano le regole dal 1° gennaio 2024

Dal 2024 cambia tutto. Il decreto lavoro che ha istituito l’Assegno di Inclusione salva il credito residuo presente sulla Carta. E, in questa fase transitoria, anche per gli importi ricevuti a titolo di Reddito di Cittadinanza nelle ricariche di fine 2023 (le ultime). Lo precisa il Ministero del Lavoro in una FAQ.

“A partire dal 1° gennaio 2024 – si legge – , per effetto della abolizione del D.L. 4/2019 (fatti salvi alcuni specifici articoli e commi), la previsione relativa alla decurtazione del beneficio non speso entro il mese successivo non si applica più”.

Di conseguenza gli importi presenti sulla Carta RdC al 31 dicembre 2023 potranno essere utilizzati anche nei mesi successivi. L’unica scadenza è quella della Carta. Lo stesso varrà, da gennaio in avanti, per gli importi caricati sulla nuova Carta a titolo di Assegno di Inclusione: i percettori non dovranno affettarsi a spendere entro una scadenza, gli importi sono irriducibili.

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