I lavoratori fragili della P.A. non hanno diritto alla proroga al 31 marzo 2024 per il lavoro agile e dovranno obbligatoriamente rientrare in servizio dal 1° gennaio.
A prevederlo è il Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito con Legge 15 dicembre 2023, n. 191) meglio conosciuto come “decreto anticipi“
Il provvedimento ha infatti prorogato al 31 marzo 2024 il diritto allo smart working solo per i dipendenti fragili del settore privato.
Il motivo della mancata proroga per il pubblico impiego dipenderebbe dal fatto che non è stata trovata la copertura economica per rifinanziare il provvedimento.
Le amministrazioni centrali hanno già comunicato ai propri dipendenti in condizione di fragilità che devono rientrare in servizio dal 1° gennaio prossimo:
Chi sono i lavoratori fragili?
Il decreto del Ministero della Salute del 3 febbraio 2022 così li descrive:
Sono quei lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.
I lavoratori fragili del Pubblico Impiego tornano in servizio dal 1° gennaio
La modalità della prestazione lavorativa in smart working per i dipendenti pubblici era stato prorogato l’ultima volta, fino al 31 dicembre 2023 dal decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132 avente ad oggetto “disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali”.
La commissione Bilancio del Senato, il 18 dicembre scorso, aveva bocciato un emendamento del Partito Democratico inteso a prorogare, fino al 31 gennaio, lo smart working per i lavoratori fragili.
Cosa possono fare ora i lavoratori fragili?
Una volta rientrati in ufficio i lavoratori fragili dovranno contrattare con l’amministrazione una nuova modalità di svolgimento dello smart working. Fino a tutto il 31 maggio 2024 l’accesso al lavoro agile verrà consentito fino a 8 giorni al mese in particolari casi, e precisamente:
- lavoratori e lavoratrici con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
- lavoratori e lavoratrici in situazione di disabilità psico-fisica, anche transitoria, che renda disagevole il raggiungimento della sede di lavoro.
L’ultima speranza
L’ultima speranza per la proroga dello smart working dei lavoratori fragili del pubblico impiego è fissata per il 28 dicembre, quando, al consiglio dei ministri sarà presa in considerazione la possibilità di prorogare, anche per il settore pubblico, il lavoro agile fino a tutto il 31 marzo prossimo.