Con la riforma IRPEF 190€ in più. E spuntano gli esclusi

Soldi

Grazie alla riforma dell’IRPEF a tre scaglioni, i lavoratori avranno circa 190 euro in più all’anno da spendere.

La scomparsa dell’attuale secondo scaglione, quello che alzava l’IRPEF dal 23% al 25% sulle fasce di reddito comprese tra i 15 e i 28 mila euro lordi all’anno, garantirà alla totalità dei lavoratori 4,3 miliardi di euro risparmiati nel 2024.

4,3 miliardi necessari all’abbassamento dell’IRPEF che il Governo è in grado di finanziare dal fondo per la riduzione della pressione fiscale rifinanziato una tantum a maggio dal decreto lavoro con i proventi strutturali della lotta all’evasione.

Riforma IRPEF 2024, come aumentano gli stipendi?

Fino ad oggi, gli scaglioni di reddito per il calcolo dell’IRPEF erano 4:

  • redditi fino a 15.000 euro hanno aliquota del 23%;
  • redditi tra 15.000 euro e fino a 28.000 euro hanno aliquota del 25%;
  • redditi tra 28.000 euro e fino a 50.000 euro hanno aliquota del 35%;
  • redditi oltre i 50.000 euro hanno aliquota del 43%.

La novità che entrerà in vigore nel 2024 riguarda i redditi fino a 28 mila euro annui. Per aumentare gli stipendi, infatti, il Governo ha accorpato i primi due scaglioni. In questo modo, tutti i redditi fino a 28 mila euro saranno tassati al 23%.

I due punti in meno in quest’ultima fascia producono un beneficio massimo di 260 euro l’anno. Secondo i calcoli dell’Ufficio parlamentare di bilancio e riportati da Il Sole 24 Ore di venerdì 29 dicembre, «i 4,2 miliardi di taglio di aliquota producono un risparmio medio da 190 euro all’anno, cioè 14,6 euro al mese su 13 mensilità, per 22,8 milioni di contribuenti».

In alcune regioni però il beneficio frutto dell’accorpamento delle aliquote IRPEF sarà di molto ridotto: le amministrazioni locali di Molise, Lazio e Toscana hanno deciso di aumentare l’addizionale regionale IREF. I lavoratori di queste 3 regioni riceveranno quindi una mazzata sugli stipendi, sia nel settore pubblico che in quello privato.