Quanto ci perde il personale della Scuola con l’IVC erogata in anticipo rispetto ad un’erogazione mensile?
In un articolo pubblicato pochi giorni dopo il varo del “decreto anticipi“, TuttoLavoro24.it si era posto la domanda se, più che un anticipo, l’erogazione di 13 mesi dell’indennità vacanza contrattuale fosse in realtà un vero e proprio prestito con interessi a carico dei lavoratori.
Anche Il Messaggero in un articolo apparso lo scorso 27 dicembre, è pervenuto alla conclusione che l’anticipazione del contratto 2022-2024 ha penalizzato gran parte del personale della Scuola, con un imponibile lordo minore di 35 mila euro.
Quanto perdono i docenti?
I docenti con un imponibile previdenziale inferiore a 35 mila euro hanno un mancato rimborso pari al 6% dell’importo erogato.
Per quanto riguarda invece le caselle dove non è indicato il mancato rimborso, si tratta di personale con un imponibile contributivo superiore ai 35 mila euro.
… e quanto perde il personale ATA?
Per il personale ATA, genericamente con retribuzioni minori rispetto agli insegnanti, il mancato rimborso dei contributi può salire al 7%.
L’unica categoria ad avere invariata la situazione è quella dei DSGA con anzianità maggiore di 28 anni.
Problemi per il calcolo dell'”ultimo miglio“
L’anticipo del pagamento dell’IVC per tutto l’anno 2024 presenta un problema particolare per le cessazioni dal servizio, che si espletano attraverso la comunicazione all’INPS dell’ultimo miglio retributivo.
L’ultimo miglio è una attività espletata dalle Scuole, prevista in “nova Passweb”.
Le Scuole devono comunicare all’INPS, ad ogni risoluzione del rapporto di lavoro, alcuni dati utili ai fini TFR non presenti nella denuncia contributiva mensile.
L’anticipo dell’indennità vacanza contrattuale per tutto l’anno 2023 pone delle problematiche per le segreterie delle scuole: come deve essere comunicata all’INPS?
Il problema non è ancora venuto al pettine per il semplice motivo che i collocamenti a riposo non avverranno prima del settembre 2024 ma, nel caso di interruzione del rapporto di lavoro per dispensa oppure per altre cause, l’anticipo del contratto 2022-2024 rappresenta una situazione nuova e anomala: si tratta infatti di una voce che dovrebbe essere presente nel cedolino ma che, tuttavia, non è presente perché anticipata nell’anno 2023.
Una soluzione provvisoria potrebbe essere quella di indicare l’anticipo percepito a dicembre segnalando l‘importo annuo alla cessazione del rapporto di lavoro anche se non presente in cedolino.
E’ dunque necessario avere a portata di mano il cedolino dello stipendio e segnalare i 12/13 dell’anticipo IVC erogato da NoiPA a dicembre.
L’importo deve essere segnalato in 12/13 perché la tredicesima mensilità non deve essere segnalata.
In mancanza del cedolino, è sufficiente prendere il valore dell’Indennità Vacanza Contrattuale mensile, moltiplicarlo per il coefficiente 6,5 e poi per 12 per ottenere l’importo annuo lordo utile ai fini INPS.