HomeEvidenzaFondi Sanitari, dal 1° gennaio più soldi a milioni di Lavoratori

Fondi Sanitari, dal 1° gennaio più soldi a milioni di Lavoratori

Con l’inizio del nuovo anno ripartono i contatori dei fondi sanitari previsti dai contratti collettivi e milioni di lavoratori avranno più soldi per i rimborsi.

Vediamo di cosa si tratta esattamente e quali sono i vantaggi su cui potranno contare i dipendenti iscritti o che si iscriveranno ai Fondi di Assistenza Sanitaria integrativa.

Iscrizione al Fondo Sanitario è un diritto contrattuale dei lavoratori

Da anni in Italia si è sviluppata una fitta rete di fondi di assistenza sanitaria integrativa previsti dai CCNL dei settori privati. L’iscrizione a queste forme di welfare sono un diritto contrattuale di ogni singolo lavoratore. Il beneficio è il rimborso delle spese sanitarie sostenute dal lavoratore (analisi cliniche, visite specialistiche, diagnostica, day hospital, spese infermieristiche, ecc.) o in alcuni casi il pagamento in forma diretta.

Secondo quanto previsto dai vari CCNL il datore può non iscrivere il lavoratore, in questo caso gli deve più soldi nel cedolini paga e il rimborso diretto delle spese sanitarie (come riconosciuto anche da alcune sentenze di tribunale).

E’ il datore di lavoro che effettua l’iscrizione e paga le quote, in tutti i settori. In alcuni settori produttivi il lavoratore integra con una quota aggiuntiva trattenuta in busta paga. Questa quota aggiuntiva nel caso dei lavoratori metalmeccanici con Métasalute, ad esempio, offre piani sanitari con maggiori prestazioni.

I fondi sanitari rimborsano o anticipano le spese sanitarie secondo le prestazioni e gli importi previsti dai diversi Piani sanitari dei Fondi (esempio EST, Metasalute, Sanarti, Cadiprof, ecc.).

Ai fondi possono iscriversi anche i familiari dei lavoratori dipendenti, secondo le regole e le quote previsti dai CCNL.

Fondi Sanitari, quali sono?

I fondi sanitari che integrano le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, sono nati dalla contrattazione collettiva e sono enti privati. Garantiscono prestazioni per milioni di lavoratori difendendo il loro potere di acquisto. I fondi sanitari più numerosi, che rappresentano più iscritti sono:

  • Fondo EST per i dipendenti del commercio e servizi, distribuzione organizzata, turismo, ecc.
  • Métasalute, per i lavoratori metalmeccanici industria, che ha appena lasciato il nuovo piano sanitario per il triennio 2024-2026,
  • Sanarti, per i dipendenti di tutti i settori artigiani,
  • Sanedil, per i dipendenti delle imprese edili,
  • Sanilog, che garantisce i lavoratori della logistica, trasporto merci e spedizionieri,
  • Cadiprof, dei dipendenti degli studi professionali;
  • Ebitemp, per i lavoratori delle agenzie per il lavoro (ex interinali).

Dal 1° gennaio si azzerano i contatori dei Fondi sanitari

La buona notizia per milioni di lavoratori dei settori privati è che dal 1° gennaio di ogni anno si azzera il contatore di ogni singola prestazione.

Questo significa che il massimale rimborsabile per anno per ciascuna prestazione si azzera e il lavoratore può tornare a chiedere il rimborso di quelle spese per cui ha raggiunto il “tetto”. Si parte da importi che vanno dai 100 euro fino ad arrivare ad importi superiori ai 1.000 euro per interventi chirurgici presso strutture sanitarie private convenzionate.

Pensiamo al classico caso delle spese odontoiatriche, le più ambite e garantite con massimali di vario importo. Oppure al ‘Pacchetto Maternità’ che accompagna le donne nelle visite di prevenzione oppure durante la gravidanza.

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