NASpI gennaio 2024, con le disposizioni di pagamento partite nelle scorse ore una parte dei percettori ha avuto una brutta sorpresa: in alcuni casi, infatti, gli importi hanno subito dei tagli che toccano quasi i 700 euro.
Il pagamento che arriva a gennaio fa riferimento alla mensilità di dicembre. A dicembre sono calcolati anche i conguagli: sono proprio questi che possono far aumentare o diminuire l’importo spettante.
NASpI gennaio 2024, conguagli INPS
I conguagli possono essere di due tipi: a credito e a debito. Nel primo caso INPS riconoscerà una somma aggiuntiva all’ordinaria mensilità della NASpI; nel secondo caso, invece, ne decurterà una quota.
Con la NASpI di gennaio qualcuno ha trovato un conguaglio a credito, altri un conguaglio a debito, come nel caso seguente:
Nel caso preso a esempio, il conguaglio a debito è pari a 692,64 euro. Un importo molto alto che va ad abbassare notevolmente la rata mensile (i giorni considerati sono quelli dall’1 al 31 dicembre) e che corrisponde a più della metà dell’importo lordo dell’indennità (1.109,67 euro).
INPS effettua un conguaglio a debito quando nel corso dell’anno il percettore ha avuto delle trattenute IRPEF più basse di quelle che effettivamente avrebbe dovuto pagare. Pertanto, a dicembre (quindi con la NASpI pagata a gennaio) INPS recupera la differenza tramite conguaglio.
Al contrario, INPS riconosce un conguaglio a credito quando nel 2023 il beneficiario ha subito più trattenute IRPEF del dovuto e pertanto con la mensilità NASpI relativa a dicembre gli riaccredita la differenza.
Per il conguaglio definitivo dell’IRPEF sull’intera annualità fiscale si dovrà comunque attendere la dichiarazione dei redditi, ad esempio con il modello 730.