Alle ore 14 di oggi, 12 gennaio 2024, è iniziata l’ultima Emissione speciale con la quale NoiPA metterà in pagamento di oltre 300 mila contratti relativi a supplenti brevi.
Rispetto ai mesi precedenti, l’emissione speciale è iniziata con circa una settimana di anticipo per permettere il pagamento dei contratti, firmati ad inizio anno scolastico, e non ancora pagati.
Il MIM ha stanziato “risorse record”
Dopo le polemiche a cavallo della fine dell’anno, il Ministero dell’Istruzione e del merito ha stanziato tantissime risorse che finalmente potranno soddisfare i supplenti brevi.
Si tratterà quindi di una emissione molto lunga che si inoltrerà, con ogni probabilità, fino alla tarda mattina di lunedì 15 gennaio.
Un quarto del dovuto andrà in tasse
Il pagamento nell’anno fiscale successivo è un grande danno economico per questa categoria che non potrà usufruire delle detrazioni d’imposta e vedrà tutto lo stipendio pagato con l’aliquota del 23%.
Le mensilità maturate nel 2023 e pagate nel 2024 non saranno inserite nella Certificazione Unica rilasciata a marzo 2024 ma in quella di febbraio 2025 a tassazione separata.
Il comunicato di NoiPA
Il calendario NoiPA riporta che l’emissione di oggi è riservata ai supplenti brevi.
Ecco quanto riporta il messaggio NoiPA n.1/2024 dell’8 gennaio scorso.
Saranno in pagamento le mensilità arretrate dei supplenti brevi.
Si tratta delle mensilità maturate dall’inizio del corrente anno scolastico già maturate, vale a dire relative agli stipendi maturati fino a tutto il 3 dicembre scorso.
Gli stipendi dei supplenti brevi, infatti, vengono pagati a mese maturato, con le procedure previste dal DPCM 31 agosto 2016 a condizione che siano presenti le risorse nei capitoli di bilancio dedicati.
Si tratta quindi di contratti che sono gestiti direttamente dalle Scuole direttamente con NoiPA in cooperazione applicativa.
Le RTS non prendono parte al procedimento
Tantissimi titolari di contratto di supplenza breve sollecitano, anche attraverso studi legali, il pagamento degli stipendi alle Ragionerie Territoriali dello Stato.
Il DPCM 31 agosto 2016, tuttavia, esclude le Ragionerie dal procedimento e, quindi, non è possibile alcuna forma di intervento da parte di questi uffici sia per il pagamento che per lo stanziamento di fondi.
Lo stanziamento delle risorse sui capitoli di bilancio dedicati è infatti di competenza esclusiva del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).