I pagamenti dell’Assegno di Inclusione arriveranno solo se si passano tutti i controlli. L’annuncio arriva dalla Commissaria Inps Micaela Gelera.
A ricevere i primi accrediti del sussidio saranno le 450.000 famiglie che hanno fatto domanda entro il 7 gennaio 2024: l’appuntamento è per il 26 gennaio. “Da venerdì prossimo scatteranno i pagamenti di quelle che hanno superato i controlli”, ha precisato la massima dirigente dell’ente previdenziale.
Vediamo quali sono questi controlli.
L’istruttoria e i requisiti
“La domanda si considera accolta ed è possibile disporre il pagamento all’esito positivo dell’istruttoria e con PAD sottoscritto”, è quanto previsto da Inps nella circolare n. 105 del 2023.
Questo significa che per avere il pagamento dell’Assegno di Inclusione occorre concludere tre passaggi essenziali: 1) l’iscrizione alla piattaforma SIISL; 2) la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale – PAD per sé e per il proprio nucleo familiare; 3) il completamento positivo dell’istruttoria relativa alla domanda.
PAD firmato a gennaio, pagamento nello stesso mese
Il PAD non è solo un requisito essenziale. Nella circolare n. 105 Inps ha anche ricordato che il “beneficio economico dell’ADI, con esito positivo dell’istruttoria decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD del nucleo familiare da parte del richiedente, in coerenza con quanto previsto all’articolo 7, comma 1, lettera c), del D.M. n. 154/2023”.
Tradotto: chi sottoscrive il PAD a dicembre avrà l’AdI che decorre da gennaio, chi sottoscrive il PAD a gennaio avrà l’AdI che decorre da febbraio.
A inizio anno Inps però ha fatto una piccola giravolta chiarendo che arriveranno “dal 26 gennaio” i primi accrediti relativi alle domande di Assegno di Inclusione “presentate entro il 7 gennaio 2024, con patto di attivazione digitale sottoscritto entro la medesima data e con esito positivo dell’istruttoria”.
Quindi chi ha presentato domanda fino al 7 gennaio e ha presentato il PAD entro lo stesso mese non dovrà attendere febbraio, come dichiarato da Inps a dicembre. Ma il passaggio sarà più corto. Il pagamento arriverà a gennaio stesso.
Attenzione però, chi ha sottoscritto il PAD dopo il 7 gennaio e inviato la domanda prima di questa data, non avrà il pagamento a gennaio e dovrà attendere febbraio. I due requisiti sono inscindibili.
Assegno di Inclusione: i controlli sui requisiti
I controlli preliminari che farà Inps diranno se la domanda può passare da “Acquisita” ad “Accolta”.
Ai fini del riconoscimento del beneficio, l’Inps, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto–legge n. 48/2023, verifica il possesso dei requisiti e delle condizioni per l’accesso all’AdI.
Le verifiche riguarderanno innanzitutto il possesso dei requisiti di legge come il non superamento della soglia ISEE di 9.360, quelli soggettivi sulla presenza di soggetti fragili nel nucleo (minori, over 60, disabili, svantaggiati), e così via. Ma anche le cause di incompatibilità previste per legge:
Per avviare i controlli Inps utilizza le informazioni disponibili sulle proprie banche dati o messe a disposizione dalle altre pubbliche amministrazioni (come i Comuni) detentrici dei dati necessari per la verifica dei requisiti, attraverso sistemi di interoperabilità.
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