L’Agenzia delle Entrate ha emesso dei nuovi pagamenti del rimborso 730 nei confronti di quei contribuenti che non hanno indicato il sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi.
Il pagamento può arrivare sull’IBAN oppure con un assegno vidimato da Poste Italiane. Nel caso di rimborso attraverso l’assegno c’è una data da tenere bene a mente ed entro la quale riscuotere la somma.
Rimborso 730 con assegno: entro quando va incassato?
Quando il contribuente non indica un sostituto d’imposta incaricato di riconoscergli l’eventuale rimborso del 730, ci pensa l’Agenzia delle Entrate a pagare. La somma dell’eventuale credito fiscale sarà erogata direttamente sul conto corrente per coloro che hanno comunicato le coordinate IBAN, bancarie o postali. Altrimenti, chi non le ha indicate riceverà il pagamento tramite un assegno vidimato da Poste Italiane.
L’Assegno ha però una scadenza entro la quale va incassato: c’è tempo entro 60 giorni dalla data di emissione.
Facciamo un esempio. Nel caso di assegno emesso in data 23 dicembre 2023, come nel caso in foto, l’assegno andrà incassato (sarà dunque “esigibile“) entro il 23 febbraio 2024:
Trascorso il termine di 60 giorni, il beneficiario non potrà né farsi versare il rimborso sul proprio conto corrente, né incassare la somma in contanti presso un qualsiasi ufficio postale.
L’accredito su c/c invece è immediato. Visto che l’Agenzia delle Entrate ha emesso gli assegni, è logico pensare che in questi giorni avverranno anche i pagamenti sull’IBAN.
Rimborso 730, perché Poste rifiuta l’assegno?
Il contribuente potrebbe non riuscire a incassare l’assegno perché, per via di alcuni dati che non corrispondono, Poste Italiane può rifiutare il pagamento dell’assegno vidimato.
In questo caso l’importo verrà quindi restituito all’Erario e, una volta effettuate le eventuali correzioni, l’Agenzia delle Entrate emetterà il rimborso una seconda volta.
Se anche in questo caso l’assegno non dovesse essere incassato, per ricevere il pagamento il contribuente dovrà presentare un’apposita istanza all’ufficio competente.