Pensioni, l’aumento dovuto per via della riforma fiscale non è ancora stato riconosciuto e non compare nemmeno nel cedolino di febbraio 2024, già visibile sul sito INPS. Ma finalmente INPS ha fatto sapere quando arriverà.
L’ultima riforma fiscale ha modificato le aliquote IRPEF, accorpando i primi due scaglioni di reddito: in questo modo tutti i redditi fino a 28 mila euro (tranne quelli che si trovano nella no tax area che invece non devono alcuna imposta) saranno tassati al 23%, e non più al 25%. Un risparmio di due punti percentuali che comporta un aumento sia di stipendio che di pensione.
Perché però i pensionati non hanno ancora beneficiato degli effetti di tale riforma? Quanto dovranno aspettare ancora? Notizie al riguardo arrivano dall’INPS.
Pensioni, aumento riforma fiscale quando arriva?
L’adeguamento delle nuove aliquote IRPEF non compare ancora nel cedolino di febbraio 2024. Se i pensionati con reddito annuo inferiore a 15.000 e superiore ai 28.000 euro non sono interessati dalla riforma, quelli il cui reddito sta tra i 15.001 e i 28.000 euro beneficeranno invece di un aumento di circa 20 euro al mese. Per questi ultimi, infatti, la tassazione IRPEF scende dal 25% al 23%, uguagliando quella applicata a coloro il cui reddito annuo non supera i 15.000 euro.
Finalmente dall’INPS arrivano notizie in merito a quando i relativi aumenti saranno pagati. Nella guida riferita al cedolino della pensione di febbraio 2024 si legge:
«la tassazione delle pensioni sarà adeguata ai nuovi scaglioni di reddito e alle nuove aliquote, introdotte dal decreto legislativo n. 216 del 31 dicembre 2023, dalla mensilità di aprile 2024 sulla quale sarà corrisposto anche il conguaglio riferito alle mensilità precedenti».
Come fa sapere INPS, bisognerà dunque aspettare aprile 2024 per vedersi riconosciuto l’eventuale aumento calcolato grazie all’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF. Sempre ad aprile arriveranno anche tutte le mensilità arretrate decorrenti da gennaio 2024.