Cooperative Sociali, +120€ in Busta paga e Quattordicesima: tutte le novità

Raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei 400.000 lavoratori della Cooperazione sociale per il triennio 2023-2025.

L’annuncio arriva dai sindacati dei lavoratori Fp-Cgil, Cisl-Fp, Fisascat-Cisl, Uil-Fpl e Uiltucs che hanno siglato l’accordo con le Centrali cooperative, le associazioni del mondo cooperativo Federsolidarietà Confcooperative, Legacoop sociali e Agci imprese sociali.

Si tratta tecnicamente di una pre-intesa, chiariscono i sindacati. L’accordo definitivo arriverà dopo la consultazione dei lavoratori e degli organismi delle organizzazioni datoriali che si concluderanno entro i prossimi 30 giorni.

Aumento Stipendi Cooperative sociali dal 2024

La prima importante novità per i lavoratori sarà l’incremento salariale di 120 euro mensili al livello C1 da riparametrare per tutti gli altri livelli di inquadramento.

L’aumento di 120 euro mensili sullo stipendio tabellare è da intendersi ‘a regime’ e sarà così ripartito nel tempo:

  • una prima tranche di 60 euro con la mensilità di febbraio 2024;
  • la seconda di 30 euro ad ottobre 2024;
  • infine la terza di 30 euro ad ottobre 2025.

Di fatto l’incremento a 180 euro al Livello C1 sarà pieno a partire da ottobre 2025.

Quattordicesima Cooperative sociali dal 2025

Ma la novità più sostanziosa arriverà nel 2025 quando dal mese di gennaio i lavoratori inizieranno a maturare la Quattordicesima mensilità, che sarà erogata al 50%.

A differenza della Tredicesima che è composta da 12 ratei mensili, la Quattordicesima sarà composta da 6 ratei su 12 e sarà erogata con il cedolino paga di giugno di ogni anno (a partire dal 2025). In questo modo salirà la retribuzione annua lorda dei soci lavoratori.

L’intesa prevede che con il successivo accordo di rinnovo per il triennio 2026-2028 ai lavoratori sarà riconosciuta una Quattordicesima piena, pari a 12 ratei su 12.

Altre novità

Più soldi anche sulle prestazioni di Assistenza Sanitaria integrativa che avrà una contribuzione di 120 euro annui (si passa da 5 a 10 euro mensili). Più tutele anche per le lavoratrici in maternità che potranno contare da ora in avanti su un’integrazione della maternità al 100%.

Nell’orario giornaliero di lavoro già previsto 15 minuti saranno riconosciuti a titolo di “tempi di vestizione e svestizione”.

Viene introdotto il vincolo delle reperibilità con permanenza in struttura con il riconoscimento di una erogazione economica e il contestuale superamento dell’articolo sull’obbligo di residenza in struttura. A tal proposito è previsto l’incremento al 25% legato alla clausola di stabilizzazione per il personale a tempo determinato.