HomeEvidenzaStipendi Pensioni e NASpI: entro aprile possibili nuovi prelievi Irpef

Stipendi Pensioni e NASpI: entro aprile possibili nuovi prelievi Irpef

Entro aprile sono possibili nuovi prelievi Irpef. Lo mette in luce l’Agenzia delle Entrate con il comunicato stampa in cui da il via all’applicazione della nuova riforma Irpef.

Si tratta della revisione degli scaglioni e aliquote Irpef in vigore da gennaio a dicembre 2024. Per un solo anno dunque ma il MEF è già a lavoro per estendere la misura al 2025.

Irpef, 3 aliquote per 2024

La riforma del prelievo Irpef sui redditi da lavoro o assimilati e sulle pensioni è operativa da gennaio. Chi non ha visto ancora gli effetti sul cedolino potrà vederli dal prossimo, considerato che l‘Agenzia delle Entrate ha pubblicato solo il 6 febbraio la circolare n. 2/E con le istruzioni.

Pubblicate le istruzioni operative sulla prima parte della riforma fiscale che si applicherà nel 2024 e prevede

Per il 2024 le aliquote sono ridotte da 4 a 3:

  • 23 per cento per i redditi fino a 28mila euro;
  • 35 per cento per i redditi superiori a 28 e fino a 50mila;
  • 43 per cento sopra i 50mila euro.

Soppressa, almeno per quest’anno, la vecchia aliquota del 25% che si applicava da 15 mila a 28mila euro di reddito.

La riforma voluta dal Governo Meloni ha anche ridotto di 260 euro l’ammontare delle detrazioni per le spese che vengono abbattute al 19% (affitti, interessi mutuo, spese sportive, universitarie, ecc.) per coloro che hanno redditi sopra i 50 mila euro.

Addizionali Regionali e Comunali: nuovi prelievi entro aprile

A gravare su pensioni, stipendi e redditi assimilati al lavoro dipendente (come NASpI, Dis-Coll e indennità di disoccupazione Agricola) non c’è solo il prelievo fiscale dovuto all’Irpef. Ma anche le addizionali regionali e comunali.

In tre regioni italiane la tassazione si è fatta sentire già sentire a gennaio 2024 con l’aumento delle Addizionali Irpef regionali. Così come in numerosi comuni.

Ma non è finita qui. Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, le legge prevede che i Comuni, le Regioni e le Province autonome hanno tempo fino al 15 aprile 2024 per “adeguare” la disciplina delle addizionali regionale e comunale alla nuova articolazione degli scaglioni e delle aliquote dell’IRPEF. Adeguare non significa necessariamente aumentare ma anche diminuire. Tuttavia, considerato che la riforma riduce il prelievo fino a 28.000 euro, e quindi riduce il gettito a favore del sistema Stato, è logico aspettarsi sgraditi ulteriori prelievi con addizionali regionali e/o comunali.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -