Agricoltura, dal Governo 2 “contentini” per fermare i Trattori

Meloni

Sono 2 in particolare di contentini che il Governo punta a mettere in campo per fermare la protesta che gli agricoltori stanno animando in tutta Italia. Vediamo le novità delle ultime ore.

Le preoccupazioni del Governo

La premier Giorgia Meloni lo ha detto a più riprese: il governo è dalla parte degli agricoltori. La verità però è anche un’altra. A Palazzo Chigi sono preoccupati della deriva “piazzaiola” della protesta, con centinaia di trattori che in questa settimana stanno circondando le vie principali della Capitale, dalle consolari agli ingressi al raccordo. Tutti punti che si trovano al di fuori dell’area urbana, ma che dopo l’annullamento della manifestazione di Piazza San Giovanni, annunciano di entrare di un momento all’altro nel centro di Roma in modalità disordinata.

Ecco perché poche ore fa il Governo ha convocato le principali organizzazioni agricole, come Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Lo scopo è raccogliere innanzitutto il consenso dei soggetti associativi da sempre più dialoganti (ma anche più rappresentativi) che però chiedono interventi seri per fermare le vendite sotto i costi di produzione alla grande Distribuzione e più controlli contro le pratiche sleali.

La soluzioni che sono state prospettate sono sostanzialmente due e vanno nella direzione di tendere la mano a chi protesta. Anche se dai sedili dei trattori in protesta già parlano di “contentini” che non riusciranno a fermare la protesta.

Le due soluzioni

I tecnici governativi sono a lavoro da giorni per trovare le risorse, servono 200 milioni di euro. Si punta all’esenzione dell’Iperf sui redditi agricoli e dominicali con “specifiche franchigie”, fa sapere il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

In sostanza la proposta consiste in un aiuto per quelli che non eccedono l’importo di 10.000 euro. Insomma rientrerebbe dalla finestra quello che la Manovra di Bilancio di Meloni & Co. ha appena fatto uscire dalla porta, in quanto considerato “privilegio”.

L’altra misura su cui si stanno confrontando tra le forze di maggioranza – è Fratelli d’Italia che insiste – è un altro emendamento al Decreto Milleproroghe che posticipa di sei mesi l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli.